La festa liturgica di oggi, quella di San Tommaso apostolo, ci dà l’occasione quanto lo spunto di fare una riflessione su di una condizione di vita che, troppo spesso, ci troviamo a dover affrontare: quella dell’incredulità.

L’episodio più comune e classico, che anche il Vangelo di Giovanni riporta, per questo apostolo, ruota proprio su questo “suo difetto”, se così può essere definito. Solo dopo aver visto Gesù, ha creduto. Quanti di noi, nelle diverse vicissitudini della vita, ci troviamo come nella condizione e nella situazione di San Tommaso?
Una particolarità che, nemmeno a farlo a posta, la si ritrova anche nel suo nome: cerchiamo di capire insieme il perché di questo e, dall’altro lato, come si è svolta poi la vita di questo santo Apostolo, dopo aver visto nuovamente Gesù.
Un aspetto molto particolare al quale in pochi ci fanno caso.
San Tommaso: da incredulo a credente
Oggi, 3 luglio, è la festa di San Tommaso Apostolo. Lui, forse fra i più conosciuti dei Dodici che erano al seguito di Gesù, ma anche colui che è conosciuto come “quello che ha dubitato”. Sì, perché l’episodio più comune nel Vangelo di Giovanni, che vede proprio Tommaso come protagonista, è quando dopo l’apparizione di Gesù a porte chiuse (e dove tutti gli altri lo avevano visto e, finalmente creduto nella sua resurrezione), lui era l’unico assente.
Non ha creduto alle parole dei suoi compagni e ha dubitato: “Se non metto le mani nei segni dei chiodi e la mano nel suo costato, io non credo”. Un dubbio che, dopo 7 giorni quando Gesù apparve di nuovo ai suoi discepoli, è subito svanito davanti anche ad una riconoscenza dello stesso Tommaso: “Mio Signore e mio Dio” – sono state le parole che rivolse a Cristo.
C’è una particolarità in Tommaso, ed è quella del suo secondo nome; Didimo. Tradotto dal greco, vuole dire “gemello”. Ma di chi, se stando alle cronache, Tommaso fratelli non ne aveva? Potremmo dire un nostro fratello, un nostro fratello nel dubbio e nell’incertezza. Chi di noi, nelle alterne vicende della propria vita, non si è mai trovato a vivere in situazioni di dubbio.

Preghiera per il dono della fede vera
Dubitare, molte volte, non solo di se stessi, ma anche della presenza costante di Dio accanto a noi, specie quando va tutto storto. Anche noi siamo come Tommaso in quel momento, perché solo dopo che abbiamo “visto e percepito” la presenza di Cristo, torniamo a credere. Abbiamo sempre bisogno di conferme, di segni per rafforzare la nostra fede…in fondo, proprio come Tommaso.
La sua è una fede che, dopo aver visto Cristo risorto, non si è più spenta e che lo ha spinto a predicare sino alle zone di Persia e India. Se la sua fede non si è più spenta, preghiamo oggi per tutti coloro che sono nel dubbio, qualsiasi esso sia, perché il Signore possa illuminare i loro passi e il loro cammino verso la luce della verità:
“Signore, che sei luce e verità,
illumina le menti dei tuoi figli e figlie che sono nell’oscurità del dubbio.
Donaci la grazia di riconoscere la tua presenza nelle nostre vite,
anche quando le circostanze ci sembrano avvolte nelle tenebre.
Concedici la forza di accettare la tua volontà,
anche quando non comprendiamo i tuoi disegni.
Aiutaci a trovare pace e serenità nella tua Parola,
e a confidare nel tuo amore infinito. Amen.”