San Martino di Braga, il Santo di oggi 20 Marzo, convertì gli ariani spagnoli

Martino di Braga (510-579, Ungheria) aveva studiato in Palestina.

San Martino di Braga
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Martino di Braga si era recato in Terra Santa. Vi era giunto per un pellegrinaggio, ma ne rimase talmente affascinato che la sua permanenza li durò diversi anni.
E’ descritto in questo modo da Gregorio di Tours (oggi Santo; agiografo e Vescovo a lui vicino in Gallia): “Si istruì a tal punto nelle lettere, che veniva considerato secondo a nessuno nel proprio tempo”.

Il predicatore Martino, in Palestina, poté avvicinare i Padri del deserto e con loro divenne un asceta e un evangelizzatore, uno studioso ancora più meticoloso. Ritornò in Occidente, nell’anno 550. Arrivò in Galizia, in Spagna, presso il Regno degli svevi. Quel popolo era stato istruito al cristianesimo dai predicatori ariani, dunque possedeva delle conoscenze errate ed eretiche, in merito alla nostra dottrina.

San Martino di Braga convertì gli svevi

Martino decise di correggere il loro sapere sulle rivelazioni di Cristo, facendone la sua missione di vita.
” “Pannonio” (ungherese), passato attraverso la cultura greco-latina e il monachesimo d’Oriente, riesce nell’impresa di farsi “svevo con gli svevi” “, e diventa, ben presto, un referente per tutto il Regno degli svevi, bisognosi di essere guidati spiritualmente.

Martino, in seguito, fu Vescovo di Dumio e, poi, Arcivescovo di Braga, in Portogallo. Scrivendo i Capitula Martini, intendeva istruire il clero e i fedeli alla vera religiosità, ad una cultura cristiana cattolica, alla devozione ed alla preghiera, come aveva imparato lui stesso dai Padri del deserto.
Al Vescovo Martino, si sono attribuiti diversi miracoli, sia in vita che dopo la morte.
La Chiesa lo celebra il 20 Marzo. Il suo corpo è stato traslato più volte, ma ora si trova nella Cattedrale di Braga.

Antonella Sanicanti

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