Trascorse la sua fanciullezza in una modesta famiglia di lavoratori, da cui ereditò un validissimo esempio di cristianità, nonché spirito di sacrificio e dedizione.
A 13 anni, Luigi Orione (1872-1940, Piemonte) entrò tra i Frati Minori e, in seguito, nel 1886, nell’oratorio di Torino, diretto da Giovanni Bosco.
Qui rimase per 3 anni, mentre la sua vocazione alla cura del prossimo, in particolare dei giovani, cresceva e si fortificava.
Lasciati i Salesiani, si dedicò agli studi filosofici e teologici. Non ancora sacerdote, iniziò ad impartire ai giovani, che gli si accostavano, lezioni di catechismo, mentre organizzava per loro gite e manifestazioni sportive.
Questi eventi destarono il consenso e l’ammirazione del Vescovo che, incoraggiandolo, gli offrì un luogo ove continuare e intensificare le iniziative.
Così, di li a poco, ancora chierico, inaugurò un oratorio, dedicato a San Luigi e, in seguito, il collegio di San Bernardino, entrambi messi a disposizione di ragazzi volenterosi.
Il 13 Aprile del 1895, Luigi venne ordinato sacerdote e celebrò la sua prima Santa Messa, proprio tra i suoi ragazzi.
In seguito al terremoto del 1908 a Messina e Reggio Calabria, si recò a soccorrere gli orfani e i senzatetto colpiti dalla tragedia, divenendo presto il punto di riferimento per lo smistamento degli aiuti, sia civili che pontifici.
Fece altrettanto per i terremotati della Marsica, nel 1915.
Varie volte percorse l’Italia, in lungo ed in largo, per dare l’esempio della carità a coloro che ne necessitavano.
Diede vita al primo “Piccolo Cottolengo” (intitolato a San Giuseppe Benedetto Cottolengo, poi ne sorgeranno tanti altri nel mondo), nei pressi di Novara, una casa che accoglieva persone con impedimenti fisici o psichici.
Fondò, inoltre, le Piccole Missionarie della Carità, gli Eremiti della Divina Provvidenza e le Suore Sacramentine.
Lo spirito missionario lo spinse a mandare i suoi collaboratori fin nell’America Latina e in Palestina. Ben 2 volte, vi si recò lui stesso, per sostenere le opere che, grazie alla dedizione, al sacrificio e al lavoro, suo e di tutti coloro che vollero condividerne i progetti, videro il diffondersi di scuole, colonie agricole, parrocchie, orfanotrofi, case di carità.
Fu un cristiano sempre in fermento e in movimento, poiché il suo intento era quello di permeare tutte le fasi della vita di fede autentica.
Difficile, in poche, righe riassumere il valore, non solo cristiano, ma sociale, cui le sue iniziative diedero spazio e seguito: venne contattato e conosciuto da persone di ogni ceto sociale e cultura, autorità politiche e Santi del suo tempo.
O Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, ti adoriamo e ti ringraziamo dell’immensa carità che hai diffuso nel cuore di San Luigi Orione e di averci dato in lui l’apostolo della carità, il padre dei poveri, il benefattore dell’umanità dolorante ed abbandonata.
Concedici di imitare l’amore ardente e generoso che San Luigi Orione ha portato a Te, alla cara Madonna, alla Chiesa, al Papa, a tutti gli afflitti.
Antonella Sanicanti
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