San Giovanni da Kety: amava tanto la cattedra quanto la strada

La memoria liturgica di oggi ci porta a conoscere meglio la figura di San Giovanni da Kety: fu un grande teologo, che amava più di ogni cosa aiutare gli ultimi.

San Giovanni da Kety
San Giovanni da Kety (photo websource)

Il Santo di cui oggi festeggiamo la memoria liturgica ha origini polacche. Le fonti di cui disponiamo ci dicono che era nativo di Kety, per l’appunto in terra polacca. San Giovanni nacque nel 1390 e la sua famiglia gli offrì fin da subito una buona educazione. Le sue grandi doti intellettuali lo fecero eccellere immediatamente negli studi. La strada verso la cattedra universitaria era già spianata.

San Giovanni da Kety: amico dei poveri

Ma ciò che più di ogni altra cosa caratterizzò l’operato e la spiritualità di San Giovanni da Kety fu la sua grande amicizia con coloro che erano considerati gli ultimi. Il suo spirito caritatevole lo portò, nonostante i suoi impegni intellettuali e professionali, a trascorrere gran parte del suo tempo insieme ai poveri, ai quali offriva sempre un po’ di pane. Da qui la frase che si è soliti attribuire al Santo: amava tanto la cattedra quanto la strada.

Un instancabile pellegrino

Durante la sua vita, San Giovanni Canzio fu un instancabile pellegrino. Il suo viaggio più lungo fu quello in Terrasanta, compiuto, fin dove era possibile, a piedi. Giovanni partì poi pellegrino, almeno quattro volte, per Roma, viaggio che intraprese rigorosamente a piedi, sia all’andata che al ritorno.

Culto

San Giovanni da Kety morì a Cracovia, il 24 dicembre 1473, durante la Messa della Vigilia di Natale. Papa Clemente X lo proclamò Beato e, nel luglio del 1767 divenne Santo, durante il Pontificato di Papa Clemente XIII. San Giovanni è Santo Patrono dell’arcidiocesi di Cracovia. La Chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 23 dicembre.

San Giovanni Paolo II lo omaggiò

Papa Giovanni Paolo II si recò in Polonia, sua terra natale, in occasione della visita pastorale a Cracovia del 9 giugno 1979. Proprio lì, il Santo Pontefice ha voluto omaggiare la figura di Giovanni Canzio: “All’Ateneo da me tanto amato auguro la benedizione della Santissima Trinità e la perpetua protezione di Maria, Sede della Sapienza, come anche il patrocinio fedele di San Giovanni da Kety, suo professore più di 500 anni fa”.

Fabio Amicosante

 

 

 

 

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