In occasione della Festa liturgica di San Gennaro, rivolgiamo a lui una particolare preghiera, insieme all’intera città di Napoli.
“San Gennaro, padre e protettore della patria”: con queste parole, invochiamo il Santo Vescovo, nel giorno della sua Festa.
Napoli è da sempre legata al suo Santo Protettore, Gennaro. In occasione della sua festa liturgica, l’intera città si riunisce per pregare, invocare la sua protezione e, soprattutto, per far sì che il Santo interceda ancora per la sua città, per l’intera Campania e per il mondo intero, attraverso la liquefazione del suo Sangue.
Ogni anno, i festeggiamenti in onore di San Gennaro si snodano in più giorni, alternando alla visione mistica anche quella processionale e di incontro fra il Santo ed il suo popolo.
Quest’anno, a causa della pandemia da Coronavirus, tutto è notevolmente ridotto e, nel rispetto pieno delle norme anti Covid, sarà anche celebrata la Santa Messa in Cattedrale, con un numero contingentato di partecipanti, nella speranza e nella preghiera che San Gennaro ripeta, anche quest’anno, il suo più importante miracolo.
Ci rivolgiamo proprio a lui con questa particolare preghiera, affinchè elevi a Dio le nostre suppliche e speranze:
“Salve, o potente governatore della città, salve, o Gennaro, padre e protettore della patria.
Tu che, confessando la fede di Gesù Cristo, hai ricevuto la corona del martirio; Tu che, quale atleta forte, trionfasti dagli aspri tormenti fino ad un combattimento mortale, e presentasti alla spada del carnefice il tuo capo già consacrato a Cristo e coronato con il fiore dell’eternità.
Noi lodiamo il tuo nome, glorioso per tanti strepitosi miracoli e celebre per i numerosi monumenti. Esultanti celebriamo il segno della nostra fede, che con venerazione vivamente lodiamo. Tu vivi ancora in mezzo a noi, per il tuo sangue ardente non meno che meravigliosamente loquace.
Tu che a buon diritto sei chiamato custode, proteggi favorevolmente e difendi la città di Napoli. Mostra l’ampolla con il tuo sangue a Cristo e difendici con il tuo patrocinio. Respingi con sollecitudine i pericoli che ci sovrastano, i terremoti, la peste, le guerre, la fame. Stendi la tua destra e tieni lontano, spegni, distruggi le ceneri e le folgori del Vesuvio.
Tu, datoci per guida verso il cielo, per avvocato presso Cristo, conducici al luogo del refrigerio. Sia lodata la SS. Trinità, che difende Napoli con il sangue di san Gennaro.
Amen”
ROSALIA GIGLIANO
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