Dopo la trepida attesa e il sangue ancora solido, San Gennaro ha accolto le insistenti preghiere dei fedeli e ha compiuto il miracolo.
Napoli attendeva il miracolo con ansia e fede, e San Gennaro ha ascoltato le preghiere di tutti i suoi fedeli. Una preghiera che, ieri, si è interrotta dopo l’annuncio del “non scioglimento del sangue”, ma che sarebbe durante fino alla prossima domenica. Ma Il Santo non ha fatto attendere troppo.
All’inizio la paura è stata tanta: sarebbe stata la seconda volta consecutiva che San Gennaro non compiva il miracolo. Ed invece no: non ha deluso i suoi fedeli, nonostante la pandemia.
San Gennaro, infatti, questo pomeriggio alle ore 17.18 ha ripetuto il miracolo, anche se davanti ad una Cattedrale semideserta e con la presenza di pochi fedeli che, alternandosi, non hanno mai interrotto la preghiera al Santo, in attesa dell’auspicato miracolo.
La preghiera che, in caso di mancato miracolo, si sarebbe protratta per 10 giorni
Dopo l’ansia e la paura di ieri, San Gennaro non ha lasciato da solo il suo popolo. L’ampolla, agitata dall’Abate della Cattedrale, ha mostrato a tutti il prodigio avvenuto, accanto al tradizionale sventolio del fazzoletto.
L’annuncio è stato dato, poi, anche dalla stessa Diocesi di Napoli, attraverso la propria pagina Facebook.
Il miracolo più conosciuto (ed anche quello più importante) è quello del 19 settembre, giorno della Festa Liturgica di San Gennaro. Migliaia di fedeli affollano, quel giorno, il Duomo di Napoli sin dalle prime ore del mattino, iniziando la preghiera e le litanie in attesa della liquefazione del sangue. I miracoli, non solo quello del 19 settembre, sono il segno della presenza e della protezione del Santo per l’intero popolo e per l’intera città partenopea.
Gli altri due miracoli si ripetono il 16 dicembre e il primo sabato di maggio.
Il miracolo di maggio ricorda la traslazione delle reliquie del Santo dall’Agro Marciano, nel quartiere Fuorigrotta, alle attuali Catacombe di San Gennaro.
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ROSALIA GIGLIANO
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