San Francesco torna a essere festa nazionale: cosa cambia dal 2026

Il 4 ottobre torna a essere un giorno da celebrare per tutti gli italiani, ecco i dettagli della decisione che riconosce di nuovo San Francesco come festa nazionale dal 2026.

San Francesco
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Forse i più giovani non ricorderanno, di certo, che quel giorno era indicato come festa nazionale. Eppure San Francesco non è solo una solennità liturgica.

Dal prossimo anno 2026 sarà ripristinata come festa nazionale. A stabilirlo è stato un voto in Parlamento, portato avanti su di una proposta di legge. Ma perché proprio il santo di Assisi e non un altro?

Una cosa è certa: era il 1977 quando, per l’ultima volta, il nostro paese aveva visto il 4 ottobre come una festa anche “civile”.

San Francesco, ritorna festa nazionale

La festa del Santo fraticello di Assisi torna ad essere non soltanto una memoria religiosa e di gran rilievo per la Chiesa, ma anche per l’intero stato italiano. A stabilirlo è stato un voto in Parlamento, portato avanti da una proposta di legge di centrodestra. Il voto è atteso per la giornata di domani, ma intanto sembra che la proposta possa avere già un numero cospicuo di voti da ambo i rami del Parlamento stesso.

Come dicevamo all’inizio, forse i più giovani non ricorderanno questa festa che risale al lontano 1977. Da allora, poi, fu segnata solo sul calendario religioso. Ma dal prossimo anno si cambia: San Francesco, il Santo Patrono d’Italia tornerà ad essere celebrato in tutto il Paese. Durante questa giornata, infatti, scuole ed uffici saranno chiusi, come già succede per Natale e Pasqua e le altre festività.

assisi basilica san francesco
photo: umbria con me (lalucedimaria.it)

Ecco il motivo

La proposta di legge che passerà prima il voto alla Camera e poi al Senato, con il suo testo, stabilisce che il 4 ottobre sia riconosciuto come giorno festivo a tutti gli effetti.

Nello specifico, le scuole e gli uffici saranno chiusi sì, ma non si limiteranno solo a “fare il giorno di festa”: saranno organizzati eventi a carattere educativo per dare nuovamente risalto a valori come la pace, la fraternità, il rispetto per l’ambiente, al centro di tutta la regola francescana e pienamente incarnati nel Santo di Assisi.

Fu una legge del 1977 a ridurre le festività civili per una questione prettamente di carattere economico e, fra queste anche quella del 4 ottobre. Ma ora si cambia, si riscopre una tradizione che si era persa nel tempo. Ufficialmente, il primo “giorno di festa” del 4 ottobre sarà solo nel 2027, in quanto l’anno prossimo cadrà di domenica, già festa di per sé..

Un momento per porre l’attenzione sulla figura del Santo di Assisi sia dal punto di vista religioso, ma anche per rimarcare quei valori universali che lui stesso ha cercato di trasmetterci e portare avanti.

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