San Fabiano, il Santo di oggi 20 gennaio: arrestato in nome della fede

San Fabiano ricoprì la carica di Pontefice per quattordici anni. Subì la persecuzione dell’Imperatore Decio, in nome della fede in Cristo.

San Fabiano Papa
San Fabiano (websource)

San Fabiano è stato il ventesimo Vescovo di Roma. Non disponiamo di numerose fonti circa la sua vita. Le circostanze della sua elezione ce le offre Eusebio di Cesarea, nella sua Historia Ecclesiastica. Lo storico narra di come i cristiani si riunirono a Roma per eleggere il nuovo Pontefice. Mentre essi esaminavano i nomi più illustri, videro una colomba posarsi sulla testa di Fabiano, un contadino, laico, che si trovava per caso in città.

San Fabiano e la discesa dello Spirito Santo

Vista la prodigiosa scena, gli elettori la interpretarono come la discesa dello Spirito Santo, che aveva scelto la figura di Fabiano per guidare la Chiesa. San Fabiano fu dunque eletto come successore di Papa Antero, nel 236. Durante il suo Pontificato, che durò per quattordici anni, ci fu un periodo relativamente tranquillo, poiché le persecuzioni contro i cristiani erano cessate. Secondo la tradizione, fu lo stesso Pontefice a battezzare l’Imperatore Filippo l’Arabo.

Il pontificato

Durante il suo pontificato, il Santo fece suddividere Roma in sette distretti, dette diaconie, ognuno di essi supervisionato da un diacono. Questo lavoro risultò fondamentale per organizzare il suo progetto, quello di reclutare i notai e raccogliere gli Atti dei Martiri, ovvero gli atti che li giudicarono nei loro processi. San Fabiano fece poi riesumare il corpo di Papa Ponziano, che dalla Sardegna fu trasferito a Roma, nelle catacombe di San Callisto. Nel 245 il Santo Papa ordinò sette Vescovi per la predicazione nella Gallia.

L’arrivo di Decio

Le cose iniziarono a cambiare nel 249. L’Imperatore da lui battezzato fu ucciso e al suo posto salì il suo rivale Decio. L’idea che aveva il nuovo Imperatore era quello di rafforzare l’impero contro le invasioni barbariche. Secondo Decio, il rafforzamento interno passava anche attraverso la religione e fu così che, per ragioni politiche, ordinò a tutti il reintegro dei culti romani. Venne ordinato a tutte le famiglie cristiane di abiurare il loro credo e di sacrificare alle divinità romane. Tra coloro che rifiutarono tale decreto ci fu il Pontefice Fabiano, che l’Imperatore iniziò a vedere come nemico personale.

Culto

A causa del suo rifiuto, San Fabiano fu imprigionato nel carcere Tulliano, luogo nel quale morì per la fame e per gli stenti. San Fabiano fu da subito venerato come martire della Chiesa e la sua sepoltura avvenne nella cripta papale delle catacombe di San Callisto, a Roma. Nel corso del XV secolo, le sue reliquie furono donate alla città di Cuneo, al posto di quelle di San Sebastiano, richieste per la nuova Chiesa a lui dedicata. La Chiesa cattolica festeggia la sua memoria liturgica il 20 gennaio.

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Fabio Amicosante

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