Il Santo Padre ha spiegato che sparlare non risolve nulla ed il principio di molte faide.
Atteso con ansia dalla comunità parrocchiale di San Crispino, alla periferia est di Roma, il Santo Padre si è presentato con indosso gli abiti talari intorno alle 17:20. Salito sull’altare il pontefice ha innanzitutto salutato e ringraziato i presenti, quindi ha augurato loro un buon inizio di Quaresima. Proprio perché ci si avvicina a grandi passi al periodo pasquale, Bergoglio sente l’esigenza di ricordare ai fedeli che specialmente in questo periodo è salutare e necessario evitare di parlar male delle persone in loro assenza. Il motivo di tale invito è semplice, parlare male alle spalle causa conflitti ed è per questo che il Santo Padre consiglia ai presenti: “L’abitudine di parlare male degli altri porta alle guerre: nel quartiere, nel posto di lavoro, nella scuola. Se pensi che qualcuno faccia qualcosa di cattivo, diglielo apertamente, non dietro alla schiena”.
Bergoglio è consapevole che a volte viene spontaneo lamentarsi di un torto subito e della persona che lo ha arrecato. Dunque anche i fedeli più attenti potrebbero cadere nel tranello ed è per questo che il papa consiglia loro due medicine. La prima medicina è tradizionale e dottrinale: attraverso la preghiera si confessa a Dio il pensiero peccaminoso e si chiede di non allontanarlo. La seconda, meno tradizionale, è per quelle volte in cui la preghiera non è servita ad allontanare il cattivo istinto: “Se ti senti di dire contro qualcuno morditi la lingua. Così si gonfia e non potrai parlare”, dice il Santo Padre che poi con altrettanta ironia aggiunge: “Mi raccomando, tutti i giorni controllate la dentiera perché sia pronta a fare la seconda medicina”. Evitare il chiacchiericcio, conclude Bergoglio, è l’unico modo di evitare la nascita di inimicizie e di rimandare indietro la sollecitazione peccaminosa del diavolo.
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Luca Scapatello
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