Il “Salvator Mundi”: quanti misteri ruotano attorno al dipinto di Leonardo

Un quadro può nascondere i suoi misteri

Cosa nasconde il “Salvator Mundi” di Leonardo da Vinci?

Salvator Mundi Leonardo
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Dopo la sua vendita all’asta, del quadro si sono perse le tracce.

La scomparsa del quadro

Una storia che ha dell’incredibile: il celebre quadro “Salvator Mundi” di Leonardo da Vinci, venduto all’asta lo scorso novembre 2017 ed acquistato da un principe dell’Arabia Saudita per 450 milioni di dollari, sembra non essere stato acquistato da una singola persona, ma che costui avesse agito direttamente per conto del museo Louvre di Abu Dhabi.

Il museo, senza fornire ulteriori spiegazioni, aveva detto in una nota che avrebbe esposto l’opera a partire dal settembre dello scorso anno, ma poi ha rimandato tutto. Ora non si sa dove sia quest’opera. C’è chi pensa che sia custodito nel magazzino del museo stesso a Ginevra, altri dicono trovarsi su di un qualche yacht di qualche altro principe arabo. Sta di fatto che, ad oggi, nessuno ancora sa dove sia il celebre dipinto di Leonardo.

Il dipinto di Leonardo?

Il “Salvator Mundi” è un’opera del 1499 attribuita a Leonardo da Vinci: un’opera mai mostrata al pubblico, se non a partire dal 2011 in occasione di una mostra alla National Gallery di Londra in cui è stato presentato dopo un restauro che ha eliminato vecchie ridipinture. Ma siamo sicuri che è davvero un quadro di Leonardo? Finora la disputa ha trovato concordo 4 studiosi internazionali, anche se si ritiene che il quadro sia stato dipinto per re Luigi XII di Francia e che, poi, se ne siano perdute le tracce, tanto da ricomparire gravemente danneggiato.

La storia

Ma cosa racconta la storia? Poco prima di abbandonare Milano per la caduta degli Sforza, Leonardo avrebbe dipinto una tavola del “Salvator Mundi” destinata a un committente privato. Il successo dell’opera era stato all’origine di numerose copie, le cui tracce si confondono con quella dell’opera principale. Alcune fonti riportano come l’opera, dopo l’occupazione francese di Milano, fosse finita in un convento di Nantes.

Prima della sua effettiva esposizione al pubblico e, poi, della sua successiva vendita, il quadro non era mai stato esposto più di tanto. Dal suo acquisto da parte di un principe arabo, se ne sono perse le tracce.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: aleteia.org

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