I Sacri Grumi di San Luigi Gonzaga e non solo

I Sacri Grumi di San Luigi Gonzaga e non solo
Sacri Grumi

A tutti è noto il prodigio che fa sciogliere i Sacri Grumi di San Gennaro a Napoli, ossia il fenomeno del sangue che si liquefa’, in alcune date precise dell’anno.
Dal Medioevo in poi, in particolare, avere come reliquia il sangue di un Santo era segno di grande prestigio per la città e per la comunità dei fedeli; un onore legato ai voti dei credenti e all’annunciò di periodi più o meno propizi alla grazia di Dio, secondo l’operato più o meno degno degli uomini.

Oltre a quello di San Gennaro, altri Sacri Grumi sono custoditi in giro per le Chiese napoletane e, come quello di San Gennaro, si sciolgono, al cospetto del popolo, che attende in preghiera quel segno.
Nel Monastero delle Clarisse di Piazza del Gesù, ad esempio, sostano le reliquie ematiche di Santo Stefano. Nella Chiesa di San Gregorio Armeno ci sono quelle di San Lorenzo e di San Giovanni Battista. Nella Chiesa del Gesù Vecchio sono conservate tracce ematiche di San Pantaleone e di San Luigi Gonzaga. Queste ultime si liquefanno il 21 Giugno, giorno della sua commemorazione.

Anche gli altri Sacri Grumi hanno mostrato di sciogliersi, nel corso degli anni; alcuni regolarmente, altri hanno cessato di farlo.
Non è da escludere che il prodigio dipenda anche dalla devozione, dall’attenzione dei fedeli che, in certi casi, dimenticano di appellarsi all’intercessione di un certo Santo, forse per pigrizia, forse per poca conoscenza delle sue prerogative.
Ancora a Napoli, nella Chiesa di Santa Maria della Redenzione dei Captivi, si conserva il sangue di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (autore di “Tu scendi dalle Stelle”).

Nella Chiesa di San Gregorio Armeno riposa la Santa Co-patrona di Napoli, Santa Patrizia.
Il suo sangue -forse pochi lo sanno- si liquefa’ ogni martedì mattina, mentre le suore pregano e osservano l’ampolla che offre il miracolo.

Antonella Sanicanti

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