Il giovanissimo Sacerdote della diocesi di Antipolo Don Nomer de Lumen è stato ucciso con colpi di arma da fuoco nella sua stanza.
La polizia sta investigando sull’accaduto per rintracciare il colpevole, nel frattempo la comunità cattolica si stringe nel suo ricordo.
Ucciso Don Nomer
C’è grande dolore nella comunità cattolica di Antipolo, nelle Filippine, per il brutale omicidio del Sacerdote Don Nomer. Quello che a tutti gli effetti appare con un assassinio su commissione è solamente l’ultimo atto di odio nei confronti della fede cattolica nel Paese del sud est asiatico. Al momento non è noto chi possa essere stato ad uccidere il Sacerdote, ma la polizia sta investigando per capire cosa possa aver portato ad un simile gesto.
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Non è escluso che si sia trattato di un omicidio religioso. Sebbene le Filippine siano un Paese a maggioranza Cristiana (circa il 92% della popolazione), fenomeni di questo tipo si sono verificati spesso negli ultimi anni. Nel 2019, ad esempio, sono stati uccisi 3 Sacerdoti nel corso dei primi mesi dell’anno. Tuttavia allo stato attuale delle indagini non sono escluse altre piste.
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La scoperta dell’assassinio ed il dolore della comunità
La morte di Don Nomer de Lumen, Sacerdote di soli 32 anni, è stata scoperta la mattina del 9 settembre. A scoprire l’assassinio è stato il Vicario parrocchiale della chiesa di San Giovanni Battista a Tatay, il quale, non vedendolo arrivare, era andato a chiamarlo nella sua stanza. Quando è entrato, però, ha trovato il suo corpo senza vita immerso in una pozza del suo stesso sangue ed una pistola accanto.
Dai primi rilievi effettuati dalla polizia è stato confermato che ad uccidere il Prete sono state le ferite causate dalla pistola. Probabilmente quella ritrovata alla base del mento. Proprio la presenza di una ferita del genere ha fatto ipotizzare che Don Nomer possa essersi anche suicidato. In attesa che l’esatta dinamica dell’accaduto venga stabilita, la comunità cattolica locale si è riunita spontaneamente per veglie di preghiera e recite di rosari in favore della sua anima.
Luca Scapatello