Sacerdote contro Francesco: “non è il vero Papa”. La Diocesi lo scomunica

Un sacerdote statunitense ha affermato che Papa Benedetto XVI è il vero Papa e per questo è arrivata la scomunica. L’accusa è quella di scisma

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Il sacerdote padre Jeremy Leatherby, di Sacramento ha ricevuto la scomunica della Chiesa dopo avere attaccato Francesco

In una lettera, padre Jeremy Leatherby, di Sacramento, ha scritto parole che esplicitano in maniera testuale il suo pensiero. Questo gli è valso a ricevere l’accusa di scisma, oltre che quella di cattiva condotta a causa di alcuni rapporti impropri che avrebbe intrattenuto con almeno due donne adulte.

La lettera inviata dal sacerdote e la scomunica della Diocesi

Aggravate da un video che in questo momento sta circolando in rete, in cui l’uomo, al volante nel mezzo della notte, confesserebbe il suo amore per una delle due donne. Nella lettera aperta che padre Jeremy Leatherby ha inviato alla diocesi di Sacramento si legge che il sacerdote non riconosce papa Francesco come Pontefice della Chiesa cattolica.

“Continuo a considerare Benedetto come se mantenga l’Ufficio di Pietro, per quanto misterioso possa essere. Pertanto, non considero Bergoglio come il Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica Romana”, ha scritto il sacerdote.

La diocesi: così si è separato dalla Chiesa di sua volontà

Così alcuni giorni dopo, il 7 agosto, il vescovo di Sacramento Jaime Soto ha annunciato a tutti la scomunica del prete. “Con le sue parole e le sue azioni” si è posto “in uno stato di scisma con la Chiesa cattolica romana“, ha spiegato. Prima dell’arrivo della scomunica latae sententiae.

Il vescovo ha spiegato che “ciò significa che di sua spontanea volontà si è separato dalla comunione con il Romano Pontefice, Papa Francesco e altri membri della Chiesa cattolica”. Tuttavia, il prelato ha anche invitato padre Leatherby a “pentirsi del danno che ha inflitto alla Chiesa”.

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foto web source

Il sacerdote ha accettato con serenità la scomunica del vescovo

Da sua parte il sacerdote, di 41 anni, ha spiegato di accettare con serenità il giudizio del vescovo. “La sentenza di scomunica contro di me del vescovo Soto è coerente con il mio rapporto con Jorge Bergoglio (Papa Francesco), con il quale non posso allinearmi moralmente, spiritualmente o intellettualmente, in buona coscienza”, ha scritto.

Insomma, il sacerdote non demorde e punta sostanzialmente a riconoscere in sé lo scisma con la chiesa cattolica. “Incorrerei meritatamente nella scomunica se Bergoglio è davvero il valido Successore di Pietro, e sono colpevole di aver causato una grande divisione all’interno del Corpo mistico di Cristo”, dice.

Il sacerdote : “quando tutto sarà rivelato, se mi sbaglio, mi pentirò”

“Tuttavia, in buona coscienza non potrei fare altrimenti. … Quando tutto sarà rivelato, se mi sbaglio, mi pentirò umilmente del mio peccato ed errore, perché amo la Santa Chiesa Cattolica Romana”. Da anni, il rischio che la posizione del mondo cattolico più tradizionalista e oltranzista che non si riconosce nel Concilio Vaticano II possa concludersi con un vero e proprio scisma è una possibilità, seppure non auspicabile.

Fraternità San Pio X
Lefebvriani – foto web source

D’altronde, la vicenda dell’atto scismatico che monsignor Lefebvre compì nel 1988 ordinando quattro vescovi nonostante l’ammonizione formale della Santa Sede fu lo spartiacque di questa situazione critica, tuttavia calmierata da Benedetto XVI con la revoca della scomunica ai quattro vescovi sopravvissuti nel 2009, su loro richiesta.

La vicenda di un amore clandestino tra il sacerdote e una donna

Padre Leatherby si trova ad essere senza un incarico nella diocesi già dal marzo 2016, per via delle accuse di aver avuto un rapporto sessuale con una donna della parrocchia.

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Tuttavia il sacerdote e i suoi sostenitori sostengono che si tratta di accuse inventate, tese a coprire un’altra relazione omosessuale tra sacerdoti della diocesi. La diocesi di Sacramento ha però a sua volta rimandato indietro le accuse.

Giovanni Bernardi

Fonte: la fede quotidiana

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