Vietato recitare il Rosario per gli immigrati: Sacerdoti e suore arrestati

Per cosa manifestavano i 70 fedeli arrestati dalla polizia nel palazzo del Senato USA?

Intralcio di suolo pubblico poiché si erano stesi a terra per formare una croce mentre recitavano il Rosario.

Rosario arrestati preti e suore
photo Getty Images

Manifestanti arrestati durante la recita del Rosario per le vittime dei centri di detenzione

Giovedì mattina un gruppo di manifestanti cristiani si è recato a Washington per protestare contro la politica migratoria applicata dal governo Trump. I 70 protestanti hanno cominciato ad urlare il proprio sdegno per il trattamento riservato agli immigrati irregolari, regolarmente imprigionati in centri di detenzione in cui le condizioni igienico sanitarie sono scarse, ed il cibo è pessimo. Denunciando inoltre il disinteresse del governo per le recenti morti di alcuni bambini all’interno delle strutture.

Alcuni di loro poi hanno messo al collo delle foto di bambini (tutti morti nel 2018 in campi di detenzione al confine con il Messico) dunque si sono sdraiati per terra al fine di formare delle croci ed hanno cominciato a recitare il Rosario per le vittime della politica sull’immigrazione. A quel punto la polizia li ha costretti ad alzarsi e li ha ammanettati per portarli in centrale con l’accusa di “intralcio di suolo pubblico”. Tra gli arrestati ci sono anche suore (una di queste ha 90 anni) e preti (il più anziano di 70 anni). Dopo essere stati schedati e rimandati al giudizio della corte, sono stati lasciati liberi di tornare a casa.

Le ragioni della manifestazione

La manifestazione è stata organizzata in seguito alla pubblicazione di report inquietanti sulle condizioni di vita a cui sono costretti gli immigrati irregolari nei centri di detenzione. A destare particolare scalpore sono le interviste e le testimonianze scritte che hanno fornito alcuni bambini agli avvocati che si sono occupati di curare i report.

A quanto pare i bambini sono separati dai propri genitori, vivono in ambienti ristretti e sovraffollati dai quali gli è concessa un “ora d’aria” ogni 2-3 giorni. Spesso vengono nutriti con scatolette di carne o sandwich, quasi mai vengono forniti latticini o frutta e verdura fresca. Inoltre i bambini che piangono vengono separati dagli altri e messi in “Isolamento”. L’obiettivo era dunque quello di chiedere con forza al governo di smetterla di finanziare i centri di detenzione e di pensare a creare una legge equa sull’immigrazione.

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Luca Scapatello

Fonte: Avvenire

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