La Risurrezione di Gesù come fu rivelata alla Beata Emmerick

Gesù è risorto ed è risorto veramente! Tutta la storia parla di lui e della Buona Novella che il Figlio di Dio ha vinto la morte per aprirci le porte del cielo!

Sepolcro vuoto
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Noi possiamo solo vagamente immaginare nel nostro cuore cosa accadde nel giorno della sua Risurrezione. 

Possiamo però per fede credere anche a come Gesù abbia mostrato molto del suo vissuto, tra cui la Passione e la Risurrezione, alla mistica e Beata Anna Caterina Emmerick (Coesfeld, 8 settembre 1774 – Dülmen, 9 febbraio 1824).

Dalle rivelazioni che Gesù le concesse possiamo trarre come degli “approfondimenti” su quello che allora accadde. La Emmerick fu una monaca cristiana ed una mistica, che ricevette particolari manifestazioni e doni spirituali, tra cui le stigmate. Ecco come, attraverso gli scritti di questa Beata, Gesù ci ha parlato del giorno della sua gloriosa Risurrezione.

La notte della risurrezione

«Non avevano ancora compreso la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti» (Giovanni 20,9).

Vidi il santo sepolcro di Cristo immerso nel più assoluto silenzio; era sorvegliato da tre guardie, altre quattro si erano recate a Gerusalemme. Le torce collocate davanti alla grotta diffondevano un vivo bagliore nello spazio circostante. Mi avvicinai al santissimo corpo di Cristo per adorarlo: era circonfuso di splendore e riposava tra due angeli in perenne adorazione. Essi sedevano ai piedi e al capo del Salvatore, indossavano vesti sacerdotali e avevano le braccia incrociate sul petto; mi ricordarono i cherubini dell’arca dell’alleanza.

Il Signore e gli angeli adoratori furono certamente visibili anche agli occhi interiori di Cassio, assorto di fronte al sepolcro.

Mentre contemplavo il sacratissimo corpo di Gesù, vidi la sua santa anima entrare nella tomba. Era seguita da una schiera di spiriti redenti. Il Signore mostrò loro il martirio del suo corpo.

Tutte le bende che lo avvolgevano caddero da parte, così che le sue piaghe, le infermità e tutti i suoi dolori furono riconosciuti anche esteriormente. A quella vista le anime dei padri furono prese da un’indicibile riverenza, sembravano tremare e piangere di compassione. In quel momento la roccia del sepolcro tremò. Le tre guardie che vegliavano caddero al suolo e persero conoscenza. Cassio percepì subito l’evento straordinario…

Le pie donne, dopo aver preparato gli aromi, si erano ritirate nelle loro celle senza addormentarsi, perché volevano recarsi al sepolcro prima dell’alba.

La Via Crucis di Maria

Alle undici di notte la santa Vergine fu presa dall’irresistibile desiderio di ripercorrere la Via Crucis.

Si alzò dal letto, si avvolse in un mantello grigio e lasciò il cenacolo.

Attraversò gran parte della città, percorrendone le vie deserte e fermandosi nei luoghi dove il Salvatore aveva sofferto i più gravi oltraggi.

L’accompagnai in spirito nel suo triste cammino e pregai con lei nei limiti delle mie forze. La santa Madre giunse vicino alla casa di Caifa e poi a quella di Pilato, si prosternava a terra e baciava perfino le pietre, venerando il sacro sangue di Cristo.

Tutte quelle stazioni del dolore, santificate dal sangue di Gesù, apparivano piene di luce allo sguardo della Vergine.

Continuando a elevarsi nell’adorazione del santo Figlio, ella giunse lentamente sul Calvario. Era ormai prossima al promontorio delle croci, quando all’improvviso le apparve Gesù nel suo santissimo corpo. Il Signore era preceduto da un angelo e affiancato dai due spiriti adoratori visti nel sepolcro, e lo seguivano innumerevoli anime redente.

Gesù non faceva alcun movimento, pur librandosi nel la luce.

Annunciò alla santa Madre che stava per risuscitare col corpo trasfigurato. Aggiunse che ella avrebbe dovuto attenderlo al Calvario, dove egli era caduto sotto il peso della croce.

Mancava poco alla mezzanotte quando la Vergine andò a inginocchiarsi sulla stessa pietra che aveva causato la caduta del Figlio.

Il santo corteo del Signore percorse la Via Crucis. Durante il cammino Gesù mostrò alle anime redente i martìri a cui era stato sottoposto. Gli angeli raccolsero tutti i frammenti del corpo che gli erano stati strappati durante la passione. A quelle anime fu anche mostrata la chiodatura e l’elevazione della croce, l’apertura del costato, la deposizione e la composizione della sua salma. Allo stesso tempo, tutte queste cose venivano contemplate dalla santa Vergine.

Vidi la luce delle lanterne accanto al sepolcro, ma non vidi più la santa salma del Signore.

Il primo giorno dopo il sabato, appena il cielo iniziò a schiarirsi verso oriente, Maria, Maddalena, Maria, figlia di Cleofa, Giovanna Cusa e una ricca signora lasciarono il cenacolo.

Erano avvolte nei mantelli e portavano le erbe aromatiche e i fiori in panni di lino; una di esse portava la lanterna accesa sotto il mantello. Timidamente, le discepole giunsero alla porticina del giardino di Giuseppe.

Risurrezione del Signore

«Ed ecco che ci fu un gran terremoto, un angelo del Signore era sceso dal cielo e, avvicinatosi, ribaltò la pietra e vi si sedette sopra…» (Matteo 28,2).

Nella notte della risurrezione la santa anima di Gesù mi apparve splendente di gloria tra due angeli guerrieri; questi non erano gli angeli in abiti sacerdotali visti in adorazione del suo corpo. Circondata da numerose figure luminose, la santa anima scese nella tomba e penetrò nel suo corpo sacratissimo, le cui membra subito si mossero.

Il corpo splendente del Signore uscì fuori dal sudario da un lato rimasto socchiuso, come se uscisse fuori dalla ferita del costato. Mi ricordai di Eva, che venne fuori dal fianco di Adamo.

Gesù vince la morte

La grotta era inondata da una radiosa luce celeste. Nel lo stesso momento vidi uscire dalle profondità del sottosuolo, da sotto la tomba, una forma mostruosa con la coda di serpente. Il mostro furioso volgeva contro il Signore la testa di drago, oltre la quale, se mi ricordo bene, aveva anche una testa d’uomo.

Il Risorto aveva in mano un bastone bianco, alla cui estremità sventolava un piccolo stendardo.

Gesù calpestò la testa del drago e percosse col bastone tre volte la sua coda; ad ogni colpo la bestia rimpiccioliva, finché ricadde nell’abisso; solo la testa d’uomo aveva continuato a guardare in alto.

Avevo già visto un serpente simile in occasione della concezione di Gesù; mi ricordo pure del serpente del paradiso, ma questo a due teste era ancora più orribile.

Nella visione del drago con la testa schiacciata si era manifestata la vittoria di Cristo sulla morte. Infatti da quel momento non vidi più la sua salma.

Credo che questa visione si riferisca alla famosa profezia che dice: «il seme della donna schiaccerà la testa al serpente»

Gesù risorge

Dopo aver vinto il serpente, Gesù, splendente di luce, si elevò attraverso la roccia, la terra tremò, un angelo luminoso scese dal cielo come una saetta, rovesciò la pietra del sepolcro e vi si sedette sopra.

Quello fu il momento in cui le guardie ebbero un moto di paura e caddero a terra svenute.

Cassio, preso dall’emozione, cadde anche lui, ma si riebbe poco dopo. Si avvicinò prudentemente alla tomba, vide il sudario senza il santo corpo e si ritirò. Prima di da re la notizia a Pilato, attese nella speranza di comprende re meglio cosa fosse accaduto.

Gesù appare per primo a Maria

In quel momento il Salvatore, ammantato di gloria, apparve a sua Madre sul Calvario.

La sua veste fluttuava nel vento e risplendeva ai raggi del sole.

Egli mostrò alla Vergine le sue grandi piaghe, nelle qua li sarebbe entrato un dito. Esse splendevano di luce abbagliante, i cui raggi andavano dal centro delle mani fino alle punta delle dita. Le labbra di tali ferite serbavano le linee di tre triangoli equilateri che s’incontravano nel punto medio di un circolo.

Le anime dei patriarchi s’inchinarono dinanzi alla Madre di Dio.

E poiché ella si prostrava a terra per baciargli i piedi, il Signore la prese per mano, la rialzò e scomparve.

Vidi l’orizzonte schiarirsi sopra Gerusalemme e la fievole luce delle lanterne accanto al sepolcro.

Era l’alba della risurrezione!

(Tratto dalle visioni della Beata Anna Caterina Emmerick sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo)

Elisa Pallotta

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