«Decine di vescovi vivono sotto peccato mortale perché non delegano i propri sacerdoti ad effettuare esorcismi».Parola di padre Gabriele Amorth, il decano degli esorcisti italiani. Ora padre Amorth torna alla carica annunciando, attraverso il sito cattolico “Petrus”, che Benedetto XVI ha lavorato ad una «istruzione» per obbligare i vescovi, non solo italiani ma di tutto il mondo, ad istituire in ogni diocesi un numero stabile di esorcisti per controbattere la presenza di Satana.
Tale istruttoria pontificia è stata pubblicata nei primi mesi del2008 per consentire agli «ammalati nello spirito», cioè ai posseduti dal maligno, di fare affidamento su uno o più preti «specializzati» della
propria diocesi, senza necessità di spostarsi da un luogo all’altro.
Nella stessa istruttoria, sulla cui applicazione dovranno vigilare leConferenze episcopali, il Papa incoraggerà anche la diffusione, al terminedelle liturgie, della Preghiera a San Michele Arcangelo, sulla stessa scia del suo predecessore, Leone XIII, che «impressionato dall’incalzare del diavolo», pose obbligatoriamente alla fine della messa la supplica a colui che viene venerato come protettore dalle insidie del male.
La preghiera, che seguiva la lettura del prologo del Vangelo di Giovanni al termine di ogni messa, venne abolita dal Concilio Vaticano II ancora presieduto da Giovanni XXIII, cioè ancora non sottoposto ai sulfurei teologi di Papa Montini ai quali è ora di moda imputare ogni nequizia liturgica e
teologica.
«Grazie a Dio abbiamo un Papa che ha deciso di combattere frontalmente il diavolo – commenta padre Amorth – era ora che i vescovi diocesani fossero obbligati a incaricare un numero stabile di esorcisti per liberare le persone possedute dagli spiriti maligni. Per la verità, l’obbligo ce l’hanno già ora, ma non lo rispettano perché proprio loro che sono esorcisti per diritto divino, non credono all’esistenza del diavolo».
Benedetto XVI, invece, crede nell’esistenza e nella pericolosità del maligno sin dai tempi in cui era Prefetto dell’ex Sant’Uffizio.«Da allora non perde occasione per mettere in guardia l’umanità dai rischi
che derivano dall’azione del diavolo. E ha sempre esortato noi esorcisti ad impegnarci sempre di più nel nostro ministero», aggiunge padre Amorth.
Sono passati più di venti anni da quando padre Amorth, allora direttore di «Myriam», una rivista dedicata alle suore, annunciò al mondo che il 20% dei romani «aveva contatti con il demonio». L’affermazione suscitò incredulità tra i vescovi di Roma, del Lazio e anche dei dintorni, ma impressionò i mass media.
E dette anche, secondo molti studiosi, un vigoroso contributo alla diffusione del satanismo «fai da te», quello rockettaro e metallaro. L’esorcista deve essere un sacerdote che «si distingua per pietà, scienza,
Ora il Vaticano intende richiamare i vescovi di tutto il mondo a conferire il mandato di esorcista ad un numero sufficiente di sacerdoti che siimpegnino stabilmente in tale ministero. E ogni diocesi deve averne almeno uno.
Papanews
Padre Amorth torna all’attacco: “Molti Vescovi e preti non credono più
all’esistenza di Satana”
CITTA’ DEL VATICANO –
Molti Vescovi e preti non credono piu’ all’esistenza del demonio e ignorando la realta’ spirituale negativa non riescono a illuminarele persone bisognose d’aiuto, che, non avendo risposte ai loro
disturbi psichici e alle loro pene esistenziali, si rifugiano da maghi e cartomanti pensando di trovare risposte, senza contare coloro che allungano la lista prolifica delle sette sataniche contribuendo cosi’ all’incessante fiorire dell’occultismo. La denuncia arriva dagli esorcisti italiani e, inparticolare, dal fondatore dell’associazione internazionale degli esorcisti, padre Gabriele Amorth. Dopo aver scritto al Papa e alla Congregazione del Culto chiedendo la liberta’, per gli esorcisti, di recitare il vecchio rituale latino degli esorcismi, o il nuovo, senza bisogno del permesso del vescovo, che a sua volta deve farne richiesta alla stessa Congregazione, padre Amorth assieme ai tanti colleghi, ”grazie a Dio cresciuti nel corso degli ultimi anni”, rilancia l’attacco ”all’Italia fortemente materialista, priva di fede, che crede solo a cio’ che scientificamente vede, e agli uomini di chiesa, che non predicano piu’ ne’ sull’Inferno ne’ sul Paradiso”.
Preghiera a San Michele
IN ITALIANO
Preghiera a San Michele
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