
La storia insegna come rimanere con Cristo, poiché è stata attraversata e vissuta da tantissime persone che ne hanno seguito fedelmente le orme.
Molte di esse non le conosceremo mai, perché non sono venute alla ribalta, ma il loro merito è maggiormente sottolineato dall’umiltà con cui mostrarono agli altri di essere cristiani, di voler operare con generosità, con amore e tolleranza.
Altri, invece, li conosciamo benissimo e ne possiamo anche studiare la vita e gli scritti, perché essi sono i Santi, presenti nelle nostre preghiere e nelle nostre richieste d’intercessione.
San Benedetto da Norcia, ad esempio, ci ha insegnato -tra le altre cose- che non avremmo dovuto pensare al altri, se non al Signore: “nulla anteporre all’amore di Cristo”.
Questo proponimento cambiò forma e prospettiva, alla sua vita di ogni giorno, come può capitare con la nostra, oggi, anche senza vivere come un Monaco in Convento.
Santa Rita, che fu moglie e madre, prima di dedicarsi completamente al Signore, seppe attuare, nella vita familiare, la cristianità, tanto da rendere mansueto il suo ribelle marito e da saper pregare perché i figli non lo vendicassero, dopo il suo assassinio.
Lei non penso, nemmeno per un attimo, di disubbidire o di lamentarsi e quel legno portò frutto, germogliò.
Ancora oggi, quella vite coltivata da Santa Rita, porta i suoi frutti e, a Cascia, ne fanno del buon vino.
Antonella Sanicanti