Per una riflessione personale sulla prima lettura del 04-10-17

Pillola del giorno mercoledì 04-10-17

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 6,14-18

Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio. D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

La prova della croce no no soltanto un’ascesi individuale con la quale si giunge al dominio delle passioni. Non siamo noi a metterci sulle spalle la nostra croce: la riceveremo da coloro che amiamo. È impossibile amare un altro come un fratello, come un amico, senza crocifiggere le nostre concupiscenze e le nostre ambizioni. È impossibile amare davvero un povero e rimanere ricchi. È impossibile annunciare con coraggio il Vangelo senza scontrarsi con l’indifferenza o addirittura il disprezzo. Allora, come San Paolo e come San Francesco, porteremo le stimmate di Cristo. Allora la nostra parola sarà libera di annunciare Gesù Cristo crocifisso.

Sono io disposto a seguire Gesù, come San Francesco, mortificando i miei desideri, spogliandomi di tutto me stesso? Annuncio con coraggio il Vangelo di Gesù Cristo senza timore dei pregiudizi e degli scherni?

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