‘La Resurrezione’ di Mantegna esposta al pubblico: è stata restaurata

Resurrezione del MantegnaL’Accademia Carrara di Bergamo aprirà al pubblico solo per la giornata di oggi per permettere ad estimatori d’arte e fedeli di ammirare ‘La Resurrezione’ di Mantegna in versione restaurata.

Nel pomeriggio del 30 novembre, dalle 17:30 alle 22:00, L’Accademia Carrara di Bergamo ha eccezionalmente aperto al pubblico per permettere di ammirare in tutta la sua magnificenza ‘La Resurrezione‘ parte di un dipinto raffigurante la rinascita di Gesù Cristo del grande Andrea Mantegna. Un’occasione imperdibile quella per gli appassionati di arte e per i fedeli che hanno così potuto finalmente osservare uno dei capolavori del maestro in versione totalmente restaurata. L’opera d’arte, infatti, dopo questa mostra eccezionale partirà in tour per l’Europa, prima alla National Gallery di Londra, dove verrà riunita alla parte inferiore dell’opera rappresentante il limbo, e da qui sarà quindi trasportata alla Gemäldegalerie di Berlino.

La Resurrezione di Mantegna: cenni storici

L’opera conservata all’interno del museo di Bergamo fu commissionata al Mantegna nel 1497. Si tratta di una parte di una pala dipinta con la tempera raffigurante tre diverse scene: la predicazione nell’orto dei Getsemani, la crocifissione e la Resurrezione appunto. La pala al completo venne saccheggiata dall’esercito francese in epoca napoleonica e conservata nel suo museo personale (oggi divenuto il Louvre). Solo nel 1815, anno della restaurazione dell’Ancient Regime, ‘La Resurrezione’ e ‘La predicazione nell’orto’ vennero restituite all’Italia, mentre la pala originale con ‘La Crocifissione’ è tutt’ora esposta nel museo parigino.

Solo di recente si è scoperto che ‘La Resurrezione’ era una parte di un’opera divisa in due: la parte mancante è l’opera conosciuta come ‘Discesa nel Limbo‘ che oggi è conservata alla National Gallery di Londra. Che le due opere fossero complementari lo si è notato comparandone i bordi che si incastrano perfettamente gli uni agli altri formando al centro una piccola croce divisa a metà.

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Luca Scapatello

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