Nel suo ultimo libro il professore di Storia del Cristianesimo e Storia della Chiesa Antica presso l’Università di Napoli, Giorgio Jossa è tornato a parlare della vita di Gesù Cristo, lo fa partendo dagli episodi della sua infanzia, quindi passando per il periodo di predicazione e finendo con la passione. Nel libro viene specificata la non dipendenza dei Vangeli Sinottici tra loro, inoltre viene avanzata l’ipotesi che proprio la parte sulla passione possa essere la più antica quella scritta in prossimità del martirio e della condanna subita da Gesù Cristo. Questa ipotesi viene avanzata per l’utilizzo di uno stile scrittorio differente da tutte le altre parti del Vangelo.
Avvicinandosi alla storia del cristianesimo con un approccio laico, Jossa non è interessato a tratteggiare una figura di tipo religioso, ma cerca di delinearne i tratti e le vicende che ne hanno connotato la vita terrena, i fatti ritenuti storicamente comprovabili. Proprio da questa ricerca viene fuori che probabilmente il pensiero di Gesù si sia evoluto con il passare del tempo e che in un primo momento parlasse di una trasformazione che portasse ad un eguaglianza terrena e che solo nell’ultimo periodo abbia proclamato l’esistenza del regno dei cieli.
Come specificato in una recensione del libro pubblicata su ‘La Repubblica‘, la parte forse più interessante del libro è quella dedicata al periodo successivo alla crocifissione. Nello scritto il professore fa notare come i seguaci di Cristo lo avessero rinnegato dopo la condanna e che fossero impauriti e delusi, ma che poco tempo dopo ripresero la predicazione con un’intensità tale da diffondere il verbo per tutto l’impero romano e furono addirittura pronti ad accettare il martirio per diffondere quel messaggio. Cosa è accaduto? Chiaramente lo storico non può dire con certezza cosa sia davvero accaduto, ma spiega che qualcosa di davvero eccezionale si è verificato poiché: “Per il credente, Gesù è resuscitato. Lo storico non può affermarlo. Può dire: i discepoli hanno avuto un’esperienza straordinaria; si è verificato un evento che ha ridato senso alla loro missione”.
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Luca Scapatello
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