Il furto delle Reliquie e delle Ostie Consacrate è opera dei satanisti.

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Il satanismo è un fenomeno purtroppo in via di espansione sono molti i furti e le profanazioni che avvengono nelle chiese nei cimiteri, sono anche aumentati i furti delle ostie consacrate e delle reliquie dei santi che servono per compiere atti dissacratori e rituali satanici. Le sette operano con la complicità di poveracci che si prestano per pochi soldi a compiere queste azioni blasfeme, le associazioni anti sette insieme con le autorità di polizia collaborano attivamente per cercare di arginare questo fenomeno . Il consiglio che noi diamo è quello di non acquistare reliquie di nessun genere senza essere certi della loro certificata provenienza.

Vi segnaliamo uno dei casi più eclatanti di furti di reliquie accaduto negli ultimi anni. questa storia ha avuto però un lieto fine in quanto le reliquie di San Giovanni Paolo II sono state miracolosamente recuperate quasi  intatte ma questo purtroppo molto spesso non accade come dimostrato in altri casi .

Reliquia di Giovanni Paolo II rubata, non si esclude satanismo

L’ampolla contenente il sangue del pontefice polacco rubata insieme a una croce dalla chiesetta di San Pietro della Ienca, in provincia dell’Aquila

Reliquia di Giovanni Paolo II rubata, non si esclude satanismo Intense ricerche sono in corso nella zona intorno alla piccola chiesa di San Pietro della Ienca (L’Aquila), sotto il Gran Sasso, alla ricerca della reliquia con il sangue di papa Giovanni Paolo II, rubata due notti fa insieme a una croce. I carabinieri stanno setacciando l’area, perché le indagini avrebbero evidenziato la possibilità che i ladri si siano disfatti dell’oggetto sacro.

Secondo il comitato di volontariato Osservatorio Antiplagio, il furto anche se eseguito su commissione – come ha affermato il presidente dell’associazione San Pietro della Ienca – non deve far escludere la pista satanica. Il giorno del furto, infatti, coincide nel calendario satanico con l’inizio del dominio del demone Volac, evocato dal 25 al 29 gennaio, periodo nel quale rientrano anche il ricordo sacrilego e il risvolto satanico dell’olocausto nazista nella Giornata della Memoria, per preparare il capodanno di Satana che si celebra il primo febbraio.

La zona montana dove si trova il piccolo santuario era molto cara al papa polacco, beatificato nel 2011, che era solito raggiungere spesso il Gran Sasso per passeggiare, stare in meditazione e anche sciare.

Il tessuto contenente il sangue di Papa Giovanni Paolo II è stato ritrovato nel garage di uno dei tre giovani denunciati per il furto della reliquia. Il frammento è stato ricostruito dal vescovo ausiliario de L’Aquila, Giovanni D’Ercole. “Un miracolo ritrovare tutto”, commentano gli investigatori. “Dopo il fermo, i tre ragazzi avevano detto di aver buttato il pezzo di stoffa non avendo capito cosa fosse e di aver tenuto solo l’involucro.

L’annuncio è stato dato dallo stesso monsignor D’Ercole nel corso di una conferenza stampa congiunta con la polizia e i carabinieri. Il vescovo ausiliario si è detto “felice”, sostenendo che il frammento di tessuto è stato da lui personalmente ricostruito e che mancherebbero soltanto alcuni filamenti d’oro che la polizia sta ancora cercando con l’impiego della task force della Scientifica.

 

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