Il ministro Speranza apre agli spostamenti tra regioni. Non ci sono ragioni valide per cui quanto previsto nel decreto non sia mantenuto.
Un incontro nel quale si sono analizzati i confortanti dati relativi alla settimana 18-24 maggio. Ora manca solo l’ultima parola per poter valicare i limiti regionali.
“Il Decreto legge vigente prevede dal 3 spostamenti infraregionali. Al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti. Monitoreremo ancora nelle prossime ore l’andamento della curva”. Con queste parole rilasciate alle varie agenzie di stampa il ministro della salute Roberto Speranza ha confermato che l’ultimo blocco agli spostamenti sta per essere rimosso.
Un lavoro di confronto che si è protratto per tutta la settimana ed è culminato nel vertice tra Conte ed i capi delegazione. Dall’incontro la conferma che non c’è più necessità di impedire gli spostamenti interregionali. Sarà, ora, Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali, ad ascoltare i vari presidenti delle singole regioni per definire con loro i dettagli.
Tutto questo è stato possibile prendendo atto dei dati di monitoraggio dell’ISS. Secondo il rapporto presentato dal Ministero della Salute il nostro Paese non presenta criticità relative all’epidemia da Covid-19. L’incidenza settimanale dei casi “rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato”.
Gli indici Rt, la trasmissibilità, sono tutti sotto a 1 e anche i nuovi casi mostrano un trend in diminuzione praticamente in tutte le Regioni. Questo non deve spingere ad abbassare la guardia ma a prendere consapevolezza di come l’osservanza delle misure di contenimento abbia effettivamente permesso un controllo dell’infezione.
Tutto dunque dipenderà da questo week end molto lungo, vista la concomitanza con il ponte del 2 Giugno. Se sapremo non eccedere, allora si che potremo fare un importante passo verso quella “nuova normalità” che ci attende da 3 mesi.
Cristiano Sabatini
Fonte: Ansa.it
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