La scelta del colore rosso e la concomitanza del gesto con l’iniziativa di Libera delle magliette rosse, ha fatto subito pensare che a compiere l’atto vandalico sia stato uno dei manifestanti contro le politiche del governo sull’immigrazione. Tuttavia questa ipotesi è stata prontamente smentita dal presidente della Pro Loco di Febbio Mattia Casotti che a riguardo ha dichiarato sulla ‘Gazzetta di Reggio: “Qualcuno, in paese sostiene che questa assurdità potrebbe essere stata fatta per seguire l’iniziativa di don Ciotti, di Libera, sui migranti, il quale ha invitato le persone che non sono d’accordo con le politiche di Salvini a indossare una maglietta rossa sabato scorso. I giorni sono quelli giusti, ma si tratta solo di voci di paese senza alcun riscontro”. Quindi aggiunge che qualora le voci fossero fondate nessun dimostrante si potrebbe permettere di portare le dimostrazioni politiche a tale livello: “Fuori la politica dalle nostre montagne”.
Luca Scapatello
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