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Quel cibo speciale per San Josemaria Escrivà che amava da bambino

Fa parte della cucina spagnola semplice e casalinga,  è un cibo che per San Josemaria era un appuntamento nelle giornate di festa della sua infanzia. Col sapore buono e genuino delle preparazioni rustiche e fatte in casa è una delizia da scoprire.

Oggi, 26 giugno, è la memoria liturgica di San Josemaria Escrivà de Balaguer, il fondatore dell’Opus Dei. Spagnolo, si da che ricevette fin dall’infanzia una profonda educazione cristiana.  

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Già dall’adolescenza poi, maturò la sua vocazione religiosa e pur avendo intrapreso studi di diritto scelse di diventare sacerdote. Successivamente ebbe l’ispirazione di fondare l’Opus Dei ponendo l’attenzione al raggiungimento della santità attraverso lo svolgimento delle azioni quotidiane con spirito cristiano. 

San Josemaria è stato infatti il grande apostolo della santificazione della vita quotidiana anche attraverso il lavoro.  Era convinto che tra vita attiva e vita contemplativa non ci dovesse essere una separazione. Per lui la professione poteva e doveva essere la via privilegiata per la perfezione dei laici cristiani. 

I dolcetti spagnoli della sua infanzia

Per quanto riguarda l’ambito alimentare, non sembra avesse gusti particolari e specifici, mangiava tutto quello che era in uso nella sua terra e nella sua epoca. 

E, come avviene per santi di epoche recenti di cui si hanno notizie più dettagliate e certe, con narrazioni di storie ed episodi che legano certi cibi alla loro vita, è così anche per lui e ci arriva il racconto di una particolare pietanza legata alla sua infanzia.

Si tratta di cibo dolce che San Josemaria amava mangiare e che rappresentava per lui un momento di festa e di gioia. Sono i Crespillos, precisamente dei dolci che si usava fare in Spagna e si sa che lui ne era molto ghiotto.

Questi dolcetti venivano preparati da sua madre, che si chiamava Dolores, quando lui era bambino. 

La mamma usava prepararli in particolare in occasione della Domenica delle Palme, ma anche di altre ricorrenze importanti come quella dell’onomastico che era molto sentita nella sua terra e nella sua famiglia. 

Si narra che quando arrivavano in tavola questi dolcetti, era una gioia per lui e per i suoi fratelli che li accoglievano con tanta allegria. 

I Crespillos sono delle frittelle realizzate con spinaci o foglie di borragine in versione dolce. Gli spinaci, di solito sono prevalentemente usati per preparazioni salate, ma hanno un sapore abbastanza neutro che si adatta anche a essere un ingrediente per dolci o a far da colorante naturale verde in molte preparazioni. 

La ricetta dei Crespillos

Semplicissime da preparare, queste frittelle si realizzano in pochi minuti. Una ricetta davvero molto facile che possiamo replicare in omaggio a San Josemaria per assaporare i gusti tipici della sua terra e dei suoi ricordi.  Le dosi di questa ricetta sono per 6 – 8 persone. 

Crespillos per San Josemaria Escrivà – Photo web source

Ingredienti 

  • 500 gr di foglie di spinaci freschi
  • 200 gr di farina 00
  • 2 uova intere
  • 150 ml di latte
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 cucchiaio di zucchero semolato
  • Olio di semi per friggere
  • Zucchero semolato q.b. per guarnire

Procedimento  

Per prima cosa bisogna lavare accuratamente gli spinaci, asciugarli e tagliarli lasciando qualche centimetro di gambo.  

Poi, si passa a preparare la pastella mescolando la farina con lo zucchero e il lievito, e dopo aggiungere il latte e le uova. Mescolare con una frusta a mano per amalgamare bene il tutto.  

A questo punto non resta che prelevare gli spinaci e passarli nella pastella ottenuta e subito dopo friggerli in abbondante olio dopo che ha raggiunto la temperatura di 170°. 

Via via che i crespillos sono pronti bisogna adagiarli in un piatto rivestito di carta assorbente in modo da asciugarli dall’olio in eccesso.  

Infine, per dolcificarli ulteriormente passarli nello zucchero e ricoprirli interamente. In particolare sono ottimi da servire e gustare caldi. 

Romana Cordova

Laureata in Lettere moderne e specializzata come docente di lingua italiana a stranieri amo scrivere e occuparmi di lifestyle con particolare riferimento all'ambito della gastronomia. Sono autrice di un libro di cucina e tradizioni cattoliche, tema che per diversi anni ho approfondito anche in una trasmissione radiofonica.

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Romana Cordova

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