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Quaresima: il tempo più fecondo dell’anno | Cosa fare per viverlo bene?

La Quaresima è il periodo più forte e importante di tutto l’anno liturgico per noi cristiani, durante il quale meditiamo e riflettiamo su uno dei misteri più grandi: Gesù che dona la sua vita per la nostra salvezza. Cosa possiamo fare per viverlo al meglio?

Tanti pensieri e preoccupazioni occupano la nostra mente. Ma riusciamo a trovare un pò di tempo per Gesù o lo mettiamo sempre da parte?

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Il centro della nostra fede

Il periodo della Santa Quaresima. Un momento di riflessione, di preghiera, di silenzio e meditazione per arrivare poi alla Passione, Morte e Resurrezione di Cristo, centro e fulcro principale di tutta la nostra fede.

Durante questo periodo, abbiamo modo di meditare pagine del Vangelo importantissime: dalle tentazioni di Gesù nel deserto, sino all’Ultima Cena, momento durante il quale Gesù istituisce l’Eucarestia. Sono 40 giorni davvero importanti ed utili per la nostra fede: c’è chi li vive a pieno sin dall’inizio, chi invece arranca un po’ e chi, dall’altro lato, non li vive proprio, forse perché non li sente come importanti.

Cosa fare, anche praticamente, per riuscire a sentire a pieno questo periodo così importante dal punto di vista spirituale? Oggi, purtroppo, la nostra mente è occupata da tantissime altre notizie e cose che tendono ad allontanarci sempre di più da Dio. E poi c’è la guerra che si sta combattendo nel cuore dell’Europa. A maggior ragione, in questo periodo storico così difficile, il cristiano non può far altro che intensificare la preghiera e, ancor meglio, in questo momento di Quaresima.

La quaresima: come viverla al meglio

La preghiera, è il primo atto da fare ogni giorno, in specifico in Quaresima. Partecipiamo all’Adorazione Eucaristica giornaliera o settimanale nelle nostre parrocchie; recitiamo ogni giorno il Santo Rosario alla Vergine Maria e, soprattutto, esercitiamo la pia pratica della Via Crucis ogni venerdì. Saranno balsamo per la nostra anima e per la nostra mente inquieta.

Concentriamo, la nostra mente, su ciò che davvero conta: la Pasqua non è soltanto il momento durante il quale la famiglia si riunisce a tavola per stare insieme e far festa. Certo: anche questo è importante, dopo due anni di pandemia che ci hanno tenuti lontani. Ma ricordiamoci che, il giorno di Pasqua, è il giorno in cui il Signore risorge dai morti dopo esser passato per la via della Croce ed aver donato a noi la sua vita.

Viviamo anche questo giorno così solenne e felice, partecipando alla Santa Messa e non dimenticando la recita del Santo Rosario che è quotidiano, anche in questo giorno. Vivremo la Pasqua in modo più felice e non solo “materiale”.

LEGGI ANCHE: Quaresima: la proposta di un digiuno “alternativo” da un vizio molto diffuso

La penitenza e la preghiera: avviarci alla settimana santa

La quaresima è anche il periodo durante il quale, non solo si prega di più ma si fa anche “penitenza”. non è necessario (anzi, diventa inutile) se si fanno i cosiddetti “fioretti” e poi, al di fuori delle mura di casa, si continua, ad esempio, a sparlare di quella persona o a criticare quell’altra. Rinunciare a qualcosa significa farlo davvero: che possa essere qualcosa alla quale teniamo molto (un atto abitudinario che facciamo, una cosa che desideriamo molto…) e sostituiamolo con un momento di silenzio e di preghiera, magari davanti alla Croce di Gesù.

Viviamo a pieno la Settimana Santa: sono giorni intensi spiritualmente e che chiedono un po’ più di attenzione. Anche chi non è abituato a vivere questo momento pienamente, si sente quasi attratto da tutto ciò che accade in chiesa in quei giorni. Si avvicina e vuole conoscere, comprendere e capire. Ecco: anche per chi si avvicina proprio in questi giorni, aiutiamoli, facciamo in modo che sentano, come lo sentiamo noi nel nostro cuore, la vera presenza di Gesù che rivive con noi questi momenti così belli e speciali allo stesso tempo.

Solo così, la nostra Quaresima sarà davvero un momento di vero stare a tu per tu con il Signore.

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Rosalia Gigliano

Scritto da
Rosalia Gigliano

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