La Quaresima ci invita a guardare ai Santi come a coloro che hanno vissuto la preghiera in modo ancora più intenso.
Uno di questi Santi è Sant’Antonio da Padova: la sua “predicazione quaresimale quotidiana” è vista come un esempio. Oggi, quella che noi conosciamo con questo nome, la dobbiamo proprio a lui: ogni giorno un pensiero e una riflessione per avvicinarci ancora di più al mistero della Quaresima.
Uno dei tempi forti dell’Anno Liturgico che ogni cristiano dovrebbe vivere intensamente, soprattutto dal punto di vista della preghiera. Per questo motivo, guardare alla vita e alle gesta di alcuni Santi, ci porta anche a cambiare “il nostro atteggiamento” nei confronti di questo importante momento, nel quale la Chiesa tutta riflette sul mistero della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù.
Un Santo al quale guardare è proprio Sant’Antonio da Padova. Il suo impegno costante nella predicazione e nel Sacramento della riconciliazione durante la Quaresima del 1231, può essere considerato il suo grande testamento spirituale. Quella che oggi è conosciuta appunto come la “predicazione quaresimale quotidiana” è riconducibile al Santo di Padova.
C’è un sermone “quotidiano” in particolare che Sant’Antonio propose soprattutto per la Quaresima e che metteva al centro una condizione: “Il Signore soffia sul volto dell’anima l’alito di vita, che è la contrizione del cuore, quando l’immagine e la somiglianza di Dio, deturpata dal peccato, si imprime nuovamente nell’anima, e si rinnova, per mezzo della contrizione del cuore” – diceva.
Ma come può, il cuore, capire ed umiliarsi davanti a Dio?
“Quale debba essere la contrizione, lo indica il Profeta dicendo: «Sacrificio a Dio è lo spirito addolorato, affranto; un cuore contrito e umiliato tu, o Dio, non disprezzi» (Sal 50,19). In questo versetto vengono indicati quattro atti: il pentimento del cuore addolorato per i peccati, la riconciliazione del peccatore, l’universale contrizione di tutti i peccati, la continua umiliazione del peccatore contrito” – predicava Sant’Antonio.
Quattro momenti (o atti) attraverso i quali il nostro cuore si purifica, riconoscendo tutti i peccati commessi, che non sono altro che dei pesi che portiamo dentro, e avvicinandosi di conseguenza al Sacramento della Riconciliazione.
Ognuno di noi, per vivere al meglio il periodo di Quaresima, ha la possibilità di seguire le indicazioni del Santo e godere dell’esperienza rigenerante del perdono di Dio.
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ROSALIA GIGLIANO
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