Un gesto che vediamo compiere dal celebrante all’inizio e al termine della Santa Messa, ma di cui magari non conosciamo il significato. C’è chi pensa erroneamente che si tratti di un atto di riverenza. Ma cosa vuol dire veramente?
Lo fa il sacerdote e, se è presente alla Celebrazione Eucaristica, lo compie anche il diacono, ed ha un significato ben preciso e diretto.
Sono tanti i gesti ed i segni che si fanno durante tutta la Santa Messa, sia da parte del sacerdote celebrante che dei fedeli che sono lì riuniti. Alcuni saltano all’occhio subito, come quello dello stare alzati o seduti in certi determinati momenti. Ma facciamo mai caso, invece, a quei gesti che compie il sacerdote, quelli più piccoli e impercettibili?
Ce ne è uno in particolare: quello del baciare l’altare ad inizio e fine celebrazione. Ma perché lo fa? Cosa vuol significare? Per molti potrebbe sembrare un qualcosa di strano: “Ma come, si bacia qualcosa fatto di pietra? Mica è sacro?” – è questo il pensiero che fanno in molti.
Ma è bene sapere che nessun segno è fatto a caso o privo di significato durante la Santa Messa. Il bacio all’altare è un segno di rispetto, di riverenza verso il luogo dove, di lì a poco (o dove si è celebrato, se si tratta della fine della Messa) Gesù si farà corpo e sangue per noi.
L’altare diventa qualcosa di importante poiché il Santo Sacrificio della Messa si celebra su di esso. Sull’altare si consacrano il pane ed il vino ed è anche la prima cosa che il Vescovo consacra quando si inaugura una nuova chiesa.
Il Vescovo usa gli oli sacri per benedirlo e poi lo si riveste con la tovaglia bianca, segno di purezza. E il bacio è segno di rispetto, riverenza, riconoscenza che quello è un posto sacro. In tempi antichi, all’interno della struttura degli altari, venivano anche reposte reliquie dei Santi e, quando il sacerdote baciava l’altare, baciava anche le reliquie.
È lì che Gesù si offre a noi, è lì che la nostra attenzione deve porsi durante tuttala Santa Messa.
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