Chiesero a Gesù: “ “Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?”. Gli rispose: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti”.”.
Si, amare il prossimo come se stessi è un richiamo che allarga il cuore di ognuno, proiettandolo immediatamente verso l’altro, senza distinzione alcuna di Credo, razza o cultura, poiché il prossimo è chiunque non siamo noi.
Ed è solo in virtù di questo comandamento -il secondo in ordine di importanza, dice il Vangelo- che saremo in grado di attuare il primo, quello di amare il Signore Dio con tutto l’essere, perché allenati a riservarci un ruolo di umiltà e dedizione nei suoi confronti.
E Gesù lo ribadisce in più forme, quando dice: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi”, facendo di se stesso l’emblema, a ragion veduta, di come dovremmo essere e concepire il resto dell’umanità.
Ma Gesù dice anche, e con lo stesso intento: “Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; (…) Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni (…). Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?”.
Gesù ci chiede allora la totalità del nostro cuore, della nostra essenza, l’estrema conversione e la convinzione assoluta nella veridicità dei suoi intenti, dei suoi insegnamenti.
Per questo un cristiano non può essere né debole, né vacillante; la sua forza è dare amore, quello stesso per cui è stato creato, senza averlo chiesto.
Come è possibile appagare la richiesta del nostro Cristo Dio?
L’ascolto della Parola di Dio, l’affidamento, nella preghiera, a lui, perché ogni cosa sia eseguita sotto l’azione dello Spirito Santo, sono i supporti necessari alla nostra fede, perché nulla venga disperso e le nostre forze, esigue ed umane, vengano dirette dal Bene supremo: l’amore incondizionato verso le creature che, come noi, sono sotto la protezione del Creatore.
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