Prete influencer sconcerta tutti: “Il diavolo è una favola per bambini”

Le sconcertanti affermazioni di un prete definito nientemeno che “influencer” mostrano purtroppo una deriva anche all’interno della Chiesa stessa, al punto di sentire definire il diavolo come “una favola per bambini”.

Di fronte a una domanda che caratterizza la cristianità da sempre, una risposta del genere di quella fornita dal sacerdote mette in luce come purtroppo a volta il rischio sia non tanto quello di una perdita di fede, ma di una vera e propria apostasia.

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La domanda sull’esistenza del male e della persona del diavolo è una delle più antiche e fondamentali della cristianità. Il suo più grande inganno è quello di fare credere che non ci fosse, sosteneva un grande scrittore, e purtroppo pare che in questo tranello ci rischino di cadere non solo semplici fedeli, ma addirittura anche consacrati.

L’insegnamento molto chiaro della Chiesa sul diavolo

La Chiesa infatti offre un insegnamento molto chiaro a questo proposito, e lo stesso Papa Francesco pare che sia uno dei Pontefici che più abbia citato la realtà del maligno all’interno delle omelie e dei suoi interventi pubblici. Segno che oggi il diavolo agisce più forte che mai. Eppure, nonostante questa terribile constatazione, esistono pastori della Chiesa con la tentazione di annacquare, al punto quasi da nascondere e minimizzare, la realtà del maligno che attira molti uomini e donne nelle sue grinfie. Forse proprio in virtù di questo pericoloso allentamento.

In questo caso, l’ultima vicenda riguardante un fatto analogo e che sta facendo molto discutere è avvenuta in Francia, e come spiega il blog di Aldo Maria Valli pare che centinaia di migliaia di giovani e adolescenti siano terribilmente esposti a questa mistificazione della realtà spirituale del demonio. Al centro della vicenda c’è Padre Matthieu Jasseron, giovane parroco della diocesi di Sens-Auxerre ma soprattutto religioso particolarmente attivo sui social, tra cui TikTok. Su questa piattaforma cinese nota per i balletti festosi il religioso conta infatti oltre un milione di followers.

Ragazzi e ragazze, generalmente giovane ma anche uomini e donne di ogni età, che possono ascoltare e vedere il sacerdote affrontare le tematiche che più gli stanno a cuore. Ovviamente, in modo particolare quelle riguardanti la fede e l’universo cattolico. Già in passato però si era fatto ampiamente notare come le sue opinioni risultino spesso un po’ “bislacche”, sostanzialmente in contrasto con gli insegnamenti autentici della Chiesa. Il rischio per cui è quello di mandare in confusione molti giovani che sono suoi seguaci e che hanno già una fede robusta derivante da un’educazione cattolica chiara.

Le parole sconvolgenti sul social TikTok

In modo particolare hanno fatto spalancare gli occhi le sue affermazioni sul diavolo. In un video sempre su TikTok, infatti, il sacerdote è arrivato ad affermare nientemeno che l’insegnamento che la Chiesa “tradizionalmente” offre sulla realtà del diavolo sarebbe qualcosa di simile a una “storia per bambini”. Apriti cielo: si tratta di parole estremamente pericolose, se si considera quanto oggi il male imperversi nella società e non faccia altro che attendere persone gettate in uno stato di abbandono e di allontanamento da ogni difesa, data dalle certezze e dalle verità della fede, per poterle trascinare con sé.

Per il sacerdote influencer, invece, in sostanza nel momento in cui Gesù nei Vangeli caccia i demoni, in realtà non stava facendo altro che guarire le persone da alcuni loro personali disturbi, ad esempio di natura psicologica o emotiva. Nient’altro. Parole che hanno fatto arrabbiare tanti e che sono state ampiamente confutate dal rettore della basilica di Saint-Denys ad Argenteuil padre Guy-Emmanuel Cariot, nonché esorcista della diocesi di Pontoise. 

In un articolo sulla testata Famille chretienne padre Cariot spiega chiaramente che il vero problema di oggi è che nelle Chiesa non si parla più della realtà del maligno, che al contrario la si tende a nascondere il più possibile. Purtroppo, però, in questo modo la stessa realtà del male non scompare affatto, ma al contrario si ripresenta sempre più agguerrita. Ad esempio sotto venature fintamente spirituali o ancora peggio esoteriche, nella forma di culti new age, di libri sugli angeli e altre amenità.

L’insegnamento della Chiesa sulla terribile realtà del diavolo

Mentre al contrario l’insegnamento che la Chiesa offre nel Catechismo è estremamente chiaro, e mostra molto lucidamente la dottrina cattolica sul diavolo. “Il diavolo si rivela come avversario del disegno divino, che è quello di fare degli uomini suoi figli. Il diavolo è soprattutto l’avversario di Dio”, ha affermato padre Cariot, spiegando che Satana porta l’uomo ad accusarsi di ogni male. L’obiettivo ultimo è molto semplice: quello di fare fallire il progetto di natura divina per l’umanità, come accaduto con Adamo ma anche con Giuda.

“Lontano dai racconti mitologici dell’antichità che ci presentano sempre un principio del male che combatte contro un principio del bene, la rivelazione biblica ci presenta il diavolo come una creatura angelica”, spiega il religioso, aggiungendo poi che purtroppo “la mancanza di fede e di conoscenza del diavolo deriva purtroppo dalla mancanza di attenzione e di insegnamento sul mondo angelico, quel mondo invisibile a proposito del quale nel Credo diciamo che Dio è il creatore”.

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“Dio non crea un angelo cattivo”, spiega padre Cariot. “Ogni angelo impegna tutta la sua libertà una sola volta (noi che siamo nel tempo possiamo evolvere nella nostra libertà, non l’angelo). Lucifero, geloso del progetto di adozione filiale degli uomini, rifiuta di servire e viene espulso dal cielo con i suoi angeli”

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