Preghiera per le vittime della crudeltà dell’uomo

Davvero questo mondo sta diventando così indifferente e crudele? Realmente le persone archiviano l’empatia, il sapersi mettere nei panni dell’altro in difficoltà, come un segno di debolezza o perdita di tempo?

Sul barcone che è approdato a Salerno, 26 giovanissime ragazze, tra i 14 e i 18 anni, erano salite per ritagliarsi la possibilità di un futuro migliore, come tanti figli della nostra Nazione, che decidono di studiare o lavorare all’estero.

Quelle ragazza avevano certamente sofferto, nel lasciare i familiari in età così giovane; forse erano partite a malincuore e con in tasca pochi spicci, per tentare di crearsi una posizione altrove e magari aiutare, un giorno, proprio quella famiglia lasciata chissà dove, come hanno fatto tante celebrità straniere che oggi osanniamo in Tv e nei reality!

Purtroppo quelle ragazze non sono mai arrivate vive alla “terra promessa”, perché qualcuno ha permesso che annegassero: le hanno maltrattate, le hanno uccise.

Dice ora il Prefetto di Salerno, Salvatore Malfi, che sta indagando sui fatti avvenuti sulla nave  Cantabria qualche giorno fa e che ospitava oltre 400 migranti: “Oggi Salerno si prepara con uno spirito diverso rispetto agli altri sbarchi. Abbiamo già avuto altri morti, ma su questa nave sarà tutto più complicato, anche come impatto morale. (…) Credo che già stamattina il procuratore Masini valuterà se ci siano i presupposti per un’ipotesi di omicidio.

Bisogna vedere se si trova qualche soggetto su cui concentrare l’attenzione o se si procederà contro ignori. Che qualcuno abbia fatto morire queste donne e non sia stato un fulmine arrivato dal cielo è una cosa ovvia.”.

Questo non è nemmeno il primo caso, ma pare che ormai il mondo si sia abituato a sentire certe orrende notizie al telegiornale delle 13:00 e che riesca anche a continuare serenamente il pranzo.

“Le donne decedute, di nazionalità presumibilmente nigeriana, si ritiene che siano annegate, poiché fatte salire su un gommone, dove vi erano anche uomini. Il barcone è affondato e le donne purtroppo hanno avuto la peggio, in quanto soggetti più deboli.”.

Quelle donne erano solo una merce da trasportare, per coloro che hanno fatto di queste traversate della speranza il loro business; la loro morte sarà catalogata come un incidente e nessuno se ne ricorderà più, fino al prossimo disumano sbarco.

Non c’è nessuno che riesca a pensare che quelle potevano essere le nostre figlie, le nostre sorelle? Potevamo essere noi!

Si, il mondo sta diventando un posto davvero crudele, ma il mondo siamo noi!

 

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