La Madonna apparve in un vigneto a una donna, e da allora continua a spandere grazie a chi la supplica in questo luogo.
Nell’anno 560 la Vergine Maria apparve a una donna, Argenta Grillo, in una zona che in quell’epoca era adibita a vigneto.
In quel luogo, in seguito a questo evento soprannaturale, venne costruita la Basilica genovese di Santa Maria delle Vigne, che ad oggi continua ad essere una delle più antiche chiese del capoluogo ligure. Il terreno in cui avvenne questo fatto miracoloso era di proprietà del visconte Idone, che lo cedette al figlio Oberto. Fu quest’ultimo a promuovere la costruzione della chiesa nel luogo in cui vi era l’antica cappella.
Il nome deriva dal fatto che in quell’epoca, quando avvenne la straordinaria apparizione nel luogo in cui venne costruita la chiesa, questa si trovava al centro di una zona esterna alle mura coltivata a vigneti, allora fuori della primitiva cinta muraria di epoca carolingia. A differenza di oggi, dove l’edificio sacro sorge all’interno della città, in piazza delle Vigne, nel quartiere della Maddalena, in pieno centro storico.
Quando nel 641 i Longobardi saccheggiarono la zona in cui a Genova si trova oggi la Basilica genovese di Santa Maria delle Vigne, la chiesa era già all’epoca attiva e fiorente. La chiesa venne distrutta ma fu in seguito ricostruita intorno alla metà del secolo, oltre ad essere poi ampliata in diverse occasioni. Verso l’anno mille il luogo di culto prese il nome di “Santa Maria delle Vigne”.
Eccoci ai tuoi piedi, o dolce Signora delle Vigne, che da tanti secoli decori con la tua presenza questo Tempio.
Quante anime passarono in preghiera davanti a questa tua immagine, ricevendo abbondanza di favori!
Il tuo sorriso sul nostro cuore perché in esso germoglino i fiori dell’umiltà, della purezza e di tutte le virtù cristiane.
Fa, o Madre, che – dopo essere stati sempre vicini al tuo Cuore Immacolato in terra – possiamo un giorno farti corona in Cielo.
Amen.
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