La Vergine appare a una ragazzina, chiedendole di accendere un cero in suo onore. Ed ecco che subito dopo accade l’inaspettato: il terribile flagello scompare.
La diocesi di Terragona, in Catalogna, era infatti duramente colpita dalla peste. Perciò le autorità erano letteralmente fuggite via, e il vescovo era riuscito a scampare per un pelo al contagio.
Un pomeriggio, era il 1592, una ragazzina di sedici anni, Isabel Besora, era intenta a pascolare le pecore del piccolo gregge affidatole. La giovane era figlia di un noto tessitore della cittadina di Reus.
Improvvisamente, di fronte a lei, in cielo, apparve la Madonna. Era avvolta in un imponente alone di luce, splendente e maestosa, ed era circondata dagli angeli. La piccola restò stupefatta e cadde in ginocchio.
Maria cominciò a parlarle, anche se la giovane era molto intimorita. La invitò così a domandare alle autorità di Reus di accendere un cero in suo onore all’interno della chiesa locale. In questo modo, la peste che stava colpendo l’intera zona sarebbe scomparsa in poco tempo.
La ragazza annuì, tuttavia disse a Maria che lei era una semplice pastorella, e che nessuno le avrebbe dato ascolto: era infatti molto timorosa.
Udite le sue parole, Maria decise di lasciarle un piccolo segno sulla guancia. Le cronache dell’epoca non riportano con precisione di che genere di segno si trattasse. Tuttavia, il racconto della giovane Isabel fu ascoltato da tutti i cittadini di Reus.
Presto Isabel ottenne quindi l’effetto sperato. Le autorità della cittadina, con un evento solenne, accesero il cero come lei aveva chiesto, in un evento pubblico che ebbe grande partecipazione di popolo. Al seguito dell’accensione del cero, avvenne una grande processione, che terminò in una Messa propiziatoria.
Finita la funzione, tutti poterono assistere a un prodigio. Il segno presente sulla guancia della piccola Isabel scomparve improvvisamente. Recatisi fuori dalla chiesa, i cittadini tornarono nelle proprie abitazioni. Poco dopo, però, si accorsero che la peste era scomparsa.
Tutti fecero quindi ritorno alle proprie case. La gioia fu grande: per ringraziare la Madonna del avvenuto miracolo, nello stesso anno il Comune di Reus acquistò il terreno in cui si era verificata l’apparizione di Maria alla piccola Isabel, e lì vi fu edificata una chiesa.
Tale chiesa divenne un bellissimo santuario, completato da lì a pochi anni dopo e rinominato Santuario della Misericordia di Reus.
Salve, o regina, Madre della Misericordia,
umile Ancella del Signore,
Tu da tutte le generazioni sei chiamata «Beata»;
accogliendo la volontà del Padre
sei stata adombrata dallo Spirito Santo
ed hai concepito, nella tua intatta Verginità,
il Verbo Eterno Cristo Signore.
Elisa Pallotta
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