Qui, in Polonia, la Madonna mette in fuga a gambe levate l’esercito nemico dopo che si era scatenato un furioso temporale.
Nel 1675 la Vergine si presentò ad una cittadina dell’allora Polonia: in quell’anno infatti il Paese stava vivendo un grave momento di guerra e sopraffazione da parte del potente Impero Ottomano e la città di Leopoli era stata assediata da un’immensa armata turca.
La situazione tuttavia volgeva verso una condizione fortemente critica. La Polonia, ben conscia della disparità delle forze e comprese che l’unica vera risposta poteva giungere dal cielo.
Cominciò a rivolgersi alla Vergine, volgendo gli occhi verso di lei. In quel giorno particolare si festeggiava la ricorrenza della Madonna di Czestochowa, ovvero la protrettrice della Polonia. Così il popolo si riversò in massa nella Cattedrale cittadina e cominciò a invocare la Virgo Clemens.
La battaglia stava volgendo ovviamente al peggio, al di fuori delle mura della cattedrale. Ma all’improvviso, prendendo tutti di sorpresa, il cielo si fece buio e carico di nuvole molto scure. In pochissimi minuti si abbatté un furioso temporale su tutta la città, che si trasformò ben preso in un violento uragano che si scagliò contro gli ottomani.
A differenza dei guerrieri cristiani che invece si ritrovavano con il vento a favore che li portava al contrario ad accrescere la loro forza di attacco nei confronti del nemico.
D’istinto, i soldati cominciarono a gridare con tutta la forza nel petto i nomi di Maria e di Gesù, veri sostenitori delle loro mani e delle loro gambe.
I turchi cominciarono così a sentire crescere il terrore e lo spavento nel loro cuore, e all’improvviso arretrarono e se ne scapparono a gambe levate. La Vergine in questo modo salvò la città, e i cittadini da quel momento in poi ringrazieranno per sempre Maria che con la sua intercessione scacciò l’invasore.
O Santa Vergine Maria,
madre di Dio e madre nostra,
difendi il popolo dei tuoi figli
da tutti i nemici visibili e invisibili che lo attaccano:
inimicizia, egoismo, odio, rivendicazione,
solitudine, malattia, aridità interiore.
Donaci col tuo sguardo clemente
di capire che tu, nostra madre, sei sempre pronta ad soccorrere
i tuoi figli
nel loro cammino verso Gesù.
Ave Maria
Elisa Pallotta
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