Oggi ricorre la straordinaria devozione della Porziuncola di Assisi, che ci ricorda l’annuncio di amore di San Francesco per tutti.
Quando San Francesco d’Assisi si trovava al terzo anno della sua conversione, vide una piccola cappella della Madonna abbandonata e in rovina. Questa era grande solamente 4 metri per 7, e il Poverello di Assisi decise al più presto di restaurarla.
Si trovava su un terreno di proprietà dei monaci benedettini, che gli venne donato, e fu così che nel 1209 nacque la chiesetta della Porziuncola, oggi celeberrima e situata all’interno del santuario di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi.
In quella cappella, infatti, si sviluppò il centro del movimento francescano, e proprio in questo luogo speciale nel 1211 Santa Chiara ricevette il suo saio. All’interno della Porziuncola, infatti, Maria e Gesù apparvero a San Francesco.
In particolare, Maria gli apparve nel 1216 circondata dagli angeli, mentre Francesco era immerso in preghiera e contemplazione, fino a che la chiesina fu invasa da una vivissima luce. Francesco scorse anche Gesù Cristo sopra l’altare, rivestito di luce, con alla destra Maria.
Il giovane cadde in adorazione in tutto silenzio e con la faccia a terra, quando, a quel punto, GesĂą e Maria gli chiesero cosa desiderasse per la salvezza delle anime.
“Signore, benché io sia misero e peccatore, ti prego che a tutti quanti, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, conceda ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”, fu l’immediata risposta di Francesco.
“Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”, si sentì dire dal Signore.
Ciò spinse Francesco a recarsi da Papa Onorio III, che in quei giorni si trovava a Perugia, raccontandogli l’accaduto. Il Pontefice diede la sua approvazione. Ma chiese: “Per quanti anni vuoi questa indulgenza?”. “Padre Santo, non domando anni, ma anime”, rispose il Poverello, andandosene verso la porta.
“Non vuoi nessun documento?”, chiese stranito il Pontefice. “Santo Padre, a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento: questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”.
Quando il santo di Assisi annunciò l’accaduto a tutto il popolo umbro accorso alla Porziuncola, con le lacrime agli occhi, gridò: “Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!”.
Ancora oggi, in queste due giornate, è possibile lucrare il “Perdono di Assisi”. Per questo preghiamo con tutto il nostro cuore la Madonna degli Angeli affinché interceda nelle nostre vite e ci doni pace, grazia e serenità , preannuncio di una salvezza eterna che trova già oggi dimora nei nostri cuori.
Vergine degli Angeli,
Voi siete veramente la nostra dolce Regina e la nostra speranza.
O Madonna degli Angeli, otteneteci,
per la preghiera del Beato Francesco,
il perdono delle nostre colpe,
aiutate la nostra volontĂ
a tenerci lontani dal peccato e dalla indifferenza
Aiutate chi non ha sostegno e chi non ha pane,
coloro che si trovano in pericolo o in tentazione,
nella tristezza o nello scoraggiamento,
in malattia o in punto di morte.
Benediteci come vostri figli prediletti
e con noi vi preghiamo di benedire,
Benedite l’intera umanità ,
affinché gli uomini riconoscendosi figli di Dio e figli vostri
ritrovino, nell’Amore,
la vera Pace e il vero Bene.
Amen.
Ave Maria…
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