Un affresco venne trovato inspiegabilmente sulle pareti di un rudere: da quel momento iniziarono ad accadere prodigi.
Il 16 settembre 1684 alcuni ragazzi rinvennero un dipinto affrescato sulla parete di un vecchio rudere, in cui era raffigurata la Madonna delle Grazie.
Il quadro si trovava tra la boscaglia e alcune case di legno in stato di decadimento. La gioia e lo stupore furono grandi, e i fedeli cominciarono a frequentare quel luogo santo. In poco tempo molte persone vennero a conoscenza di questa immagine molto particolare ritrovata in un posto del tutto insolito.
Così, ben presto incominciarono a riscontrarsi eventi miracolosi tra i fedeli e numerose persone ricevettero grazie e consolazione alle loro incessanti preghiere.
Questi eventi avvenivano anche al di fuori della città di Massa, tanto che la situazione attirò l’attenzione di Alberico II re di Massa. Nel 1691, il sovrano decise infatti di costruire sul colle di Volpigliano, in località Selva del Paradiso, una chiesa in onore della Madonna e di questi avvenimenti prodigiosi che si stavano verificando su molti fedeli, con la partecipazione e l’autorizzazione del vescovo di Massa.
C’erano infatti alcuni testimoni oculari di queste vicende miracolose, che avvenivano in maniera costante nella selva di Volpigliano, tra cui lo scrittore Natuccio Natucci. Questi, tra il 1684 e il 1686, raccolse molte di queste testimonianze e le trascrisse.
Nel 1947 gli organi vaticani elevarono il Santuario a Parrocchia. Ancora oggi, sui colli dietro il Castello, il Santuario di Nostra Signora delle Grazie sovrasta la pianura fino alla Marina.
La seconda domenica di settembre, si svolge la festa solenne in onore della Madonna delle Grazie di Massa, che continua a riversare grazie e benedizioni sui suoi figli devoti che si rivolgono a lei incessantemente, arrivando da tutta Italia e non solo.
Dolce Vergine Maria,
tu sei la madre della Grazia,
madre di Gesù nostro Signore.
Concedici di avere sempre la sua protezione
e la sua benevolenza,
anche quando ci allontaniamo dal suo amore.
Riconducici sempre a Gesù,
te ne preghiamo o Madre,
perché ne abbiamo bisogno più di ogni altra cosa al mondo,
per sperimentare la vera pace
e la salute dell’anima,
il tesoro più prezioso.
Amen.
Ave Maria…
Elisa Pallotta
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