Vicino Modena offendono la Madonna con atti sacrileghi, cercano di mettere a fuoco una sua immagine, ma restano scioccati di fronte a ciò che accade.
A Fiorano in provincia di Modena c’è un antico castello che nel tempo è diventato un Santuario che custodisce l’Immagine prodigiosa nota col titolo Madonna del Castello.
L’atrocità degli uomini non si ferma neanche di fronte a ciò che rappresenta il sacro.
In amore e in guerra tutto è concesso. È un detto vero solo per metà. Anche sant’Agostino dice: “ama e fa quel che vuoi” ma nessuno ha mai detto odia e fa quel che vuoi. Spesso nella storia i soldati eseguendo gli ordini che gli impartiscono si sono spinti oltre abusando delle persone e oltraggiando ciò che gli appartiene. Il Signore, la sua amabilissima Madre e i santi non sono stati risparmiati.
È quello che è accaduto il 9 febbraio 1558 in questa cittadina a pochi chilometri da Modena. Le truppe spagnole hanno la meglio contro l’esercito locale. Arrivati al Castello decidono di distruggerlo. Su una delle porte c’è un’immagine della Madonna. Appiccano il fuoco e si concentrano proprio sul dipinto. Non potevano immaginare cosa sarebbe accaduto.
Le fiamme salgono velocemente, ma giunte al dipinto assumono una forma particolare, è come se le fiamme facessero da armoniosa cornice, e più salivano più il dipinto diventa bello e luminoso.
Quando si sono spente le fiamme, i cittadini fanno un giro di ricognizione per rendersi conto dei danni. Con grande stupore giunti al Castello vedono che la Porta che custodisce l’effige è intatta come lo è l’icona. Non servono consultazioni, è deciso, lì sarà costruito un Santuario in onore della Madonna e quel dipinto sarà conservato al suo interno. Non impiegano molto tempo a costruire il Santuario, che diventa meta di pellegrinaggio costante e rifugio nei momenti difficili.
Due momenti in particolare hanno visto la popolazione correre sotto il manto della Madonna del Castello. La prima nel 1630 quando imperversa la peste e poi nel 1855 quando sono attaccati da un’epidemia di colera. La Madonna non si fa attendere, interviene prontamente e il popolo fiorano resta incolume. Nel 1934 il Santuario è intitolato a Maria Mediatrice di tutte le grazie, ma tutti la chiamano sempre Madonna del Castello.
Papa Giovanni Paolo II colpito dalla storia del Santuario e dalla devozione del popolo decide il 27 settembre 1989 di erigerla a Basilica minore. In segno di gratitudine nei confronti del Santo Padre nel 2011 è stata collocata una statua che lo rappresenta nella piazza antistante la Basilica. Il 9 febbraio si celebra il ricordo del prodigio, per tutte le informazioni sugli orari e sulle celebrazioni si può consultare il sito: https://www.parrocchiadifiorano.it/santuario/
Maria,
Madre di misericordia,
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