Preghiera a Maria, 5 aprile. Nave attracca in emergenza, quello che accade dopo è miracoloso

La Domenica di Pasqua una nave che trasporta la statua della Madonna, a causa di una impetuosa  tempesta, si rifugia nel porto di Castello di Roccella e da lì iniziano una serie di fatti miracolosi.

Una sosta forzata che si trasformerà in una straordinaria benedizione per tutta la popolazione di Cefalù, al centro di fatti incredibili.

Madonna di Gibilmanna.
Preghiera a Maria, 5 aprile. Madonna di Gibilmanna (Photo web source).

Il santuario della Madonna di Gibilmanna conserva un’immagine della Madonna di origine orientale che si venerava in un antico monastero fondato da San Gregorio Magno. Questo monastero è andato distrutto già nel IX secolo, ma non la devozione del popolo che non ha mai smesso di recarsi in pellegrinaggio sulle rovine della chiesetta. La tradizione racconta che nel 1530 arrivano a Cefalù i Frati cappuccini. Non passano molti anni che accade un fatto prodigioso.

È il giorno di Pasqua del 1534, imperversa una furiosa tempesta, una nave sta per naufragare, quando approda nel porto attiguo il borgo del Castello di Roccella. La nave trasporta una statua della Madonna. La notte della tempesta la Madonna è apparsa in sogno a un Frate Cappuccino che vive a Gibilmanna e gli dice di andare al porto per recuperare la statua, l’avrebbe trovata avvolta in una coperta di lana. Il desiderio della Vergine è che la statua sia condotta nella Chiesetta dei Frati. Appena sveglio il religioso corre al porto, trova la statua e la porta nel Convento.

Un nuovo prodigio

Passano gli anni. Giunge il 1576, precisamente il 10 febbraio un altro Frate durante la celebrazione della Santa Messa è protagonista di un’altra rivelazione. Questa volta è Gesù in persona a parlargli. Gli dice che la Terra di Cefalù è consacrata a Sua Madre e qualunque grazia sarebbe stata chiesta per sua intercessione, Lui l’avrebbe concessa.

Trono della Madonna di Gibilmanna
Trono della Madonna di Gibilmanna (Photo web source)

Inoltre chiede al religioso di dipingere la sua immagine così come lo vede. L’uomo di Dio prontamente provvede e dipinge l’immagine di Gesù che ancora oggi possiamo ammirare nel Santuario. Nel corso del tempo i Frati si sono impegnati ad ampliare il Santuario perché il numero dei pellegrini è tale che il piccolo edificio non basta a contenerli. Nel Santuario più grande è collocata la statua miracolosamente ritrovata, il dipinto di Gesù ed è anche recuperato l’antico dipinto mariano che si fa risalire fino a san Gregorio Magno.

Col passare del tempo il santuario è diventato il cuore pulsante della spiritualità di Cefalù fino a far eleggere la Madonna di Gibilmanna a sua protettrice. La Festa si celebra in settembre, precisamente la prima domenica, ma il 10 febbraio si ricorda il sogno del Frate Cappuccino. Il Santuario si trova a Cefalù in Via del Giubileo Magno LOCALITA’ GIBILMANNA  90015. per informazioni telefono 0921 421834 oppure gibilmanna.santuario@libero.it

Preghiera a Maria Santissima, regina di Gibilmanna

Incedi Maria, nel tuo vestito sono impressi arabeschi di sole. Dal tuo viso altero trapela il mistero di chi è stato benedetto dal Signore. Porti tra le braccia il nostro Salvatore e ce lo mostri con orgoglio. La sua piccola mano tiene stretto tra le dita il mondo e lo sostiene. In esso siamo contenuti tutti con le nostre passioni le nostre pene e le nostre gioie, le nostre speranze e delusioni. Raggiungici Madre, entra nelle nostre case, siediti alla nostra mensa e cibaci di Lui! Noi ti apriamo la porta ed accendiamo un lume: rimani con noi per sempre e portaci la pace. Amen

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