Preghiera a Maria, 16 febbraio. Sacerdote cieco riacquista la vista: è un miracolo

Una icona che raffigura la Madonna è ritrovata grazie a una cane, il suo padrone fa fatica ad arrivare perché è cieco, poi il miracolo, ma il suo cuore esultante non gli fa rendere conto subito di cosa sia accaduto.

Oggi c’è festa grande a Ugento, in Puglia per onorare la Madonna della luce. La sua storia è coinvolgente affonda le radici molto indietro nel tempo.

Madonna della luce
Preghiera a Maria, 16 febbraio, Madonna della luce (Photo web source)

L’icona della Madonna della Luce è un’icona di origini bizantine. Per farla sopravvivete alla lotta iconoclasta è sepolta sotto della calce fino al ritrovamento molto tempo dopo

Nell’Impero Bizantino durante l’VIII secolo si diffuse un movimento che si chiama iconoclastia, ossia una vera e propria lotta contro le icone raffiguranti Gesù, la Madonna e i santi. Il motivo è che si accusano i cristiani di idolatrare delle immagini e di pretendere di poter rappresentare il Mistero di Dio che è ineffabile. Non riescono a pensare all’icona come un modo per aiutare la persona stimolando i sensi, la vista in questo caso, a non distogliere mai l’attenzione dalle cose di Dio. Come a casa abbiamo le foto dei nostri cari. Non abbiamo la pretesa di fissare i nostri cari in quelle immagini, ma sono segno della loro presenza nel nostro cuore.

Durante questo periodo si usa salvare le icone seppellendole o coprendole di calce. Quando i saraceni sono giunti in Italia nel 1500 hanno importato questa lotta alle immagini sacre. Un dipinto mariano conservato in una cappella a Ugenta si è salvato proprio così. Tempo dopo un sacerdote cieco Don Didaco di Vittorio di Afragola, è in viaggio. Si è recato in pellegrinaggio al Santuario di Santa Maria di Leuca, siamo nel 1563. Mentre è in cammino scoppia un temporale, trova rifugio nella cappella mariana.

Il ritrovamento dell’icona e il prodigio

Si sta appena riprendendo dalla fatica. Ha camminato molto sotto la pioggia e appesantito dalla sua cecità. È stanco, famelico e infreddolito. Viaggia con un cane che è distante da lui. Don Didaco lo chiama, ma non gli si avvicina, allora si alza per andare in cerca del suo amato cagnolino. Lo trova a pochi passi, con le zampe ha spostato della terra, don Didaco cerca di capire, si abbassa, mette le mani a terra, crede di stare toccando il suolo quando all’improvviso recupera la vista.

Il cuore esultante non gli fa rendere conto subito di cosa sia accaduto, sa solo che ora può vedere quel cane che è da sempre suo compagno di viaggio. Si guarda intorno e gli occhi guariti cadono su ciò che il suo cane ha ritrovato, è la bellissima icona Bizantina della Madonna. Capisce che la Madre di Dio ha voluto fargli questo dono immenso, è così felice e grato che chiamerà quell’icona Madonna della luce.

Santuario Madonna della luce
Santuario Madonna della luce (Photo web source)

L’icona ancora oggi la possiamo ammirare nel Santuario che porta il suo nome e il girono della Festa, cioè il 16 febbraio, è portate in processione per le strade della cittadina, accolta dal fervore del popolo e dalle sue preghiere. Per informazioni: https://www.cattedraleugento.it/la-cattedrale/santuario-madonna-della-luce/

Preghiera alla Madonna della Luce

O Maria, Madre della Luce, illumina col fuoco che porti nel grembo: Cristo Gesù, nostro Signore, i bui sentieri della nostra vita.
Facci comprendere, con la luce della tua umile sapienza, i misteri del tuo Figlio. Che Gesù, splendore del Padre, sia per noi il nostro maestro e il senso della nostra esistenza. Fa’ che lo ascoltiamo, lo imitiamo, lo amiamo.
Concedici una nuova effusione di Spirito Santo quando ci viene a mancare il vino della gioia: frutto della Sua presenza. Dacci la grazia di accogliere il Regno di Dio, abbandonando quello del peccato e della morte. Fa’ che la luce della trasfigurazione inondi il nostro essere, tenendo gli occhi fissi sul Cristo, nel quale il Padre ha detto e rivelato tutto.
Rendici degni di ricevere sempre con purezza di cuore il dono sublime dell’Eucaristia, “deposito” posto nelle nostre mani e nel nostro cuore, affinché fruttifichi per la vita eterna.
Accompagnati dunque a noi, Madre della Luce, nel tempo del nostro pellegrinaggio, poiché nera è la notte e lontana è la casa, ma con te siamo sicuri. Non tener conto dei nostri colpevoli ritardi, ma guidaci tu sempre più avanti, dandoci coraggio.
Aurora del mondo nuovo e Stella del mattino, prega per noi.
Amen.

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