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Preghiamo oggi 9 novembre la Madonna di Nocera che mantiene la sua promessa

La Vergine Maria dà la precisa indicazione di scavare in un tale punto, per trovare un’icona, ma nulla accade. Tanto che la povera veggente viene schernita e perderà addirittura la vista; ma quando tutto sembra disperare allora ecco che avviene il miracolo.

La Madonna infatti mantiene la sua promessa e viene a portare grazie in quel territorio dal lei benedetto.

photo web source

Nel 1041 la Madonna di Nocera Superiore, in provincia di Salerno, appare ad una contadina che si sta riposando sotto una quercia. Invita la popolazione a scavare, e viene trovata così l’icona miracolosa.

La Madonna dice alla donna che avrebbe dovuto invitare la popolazione a scavare sotto la quercia. Lì avrebbero trovato una sua immagine. Tuttavia, inizialmente, la donna è titubante nel diffondere il messaggio. Teme la reazione che avrebbe potuto avere la pubblica opinione, e tiene per sé l’accaduto.

La visione profetica

Successivamente, però, la donna riceve una ulteriore visione. La quercia maestosa sopra la quale era apparsa Maria, era come contornata da alcune lingue di fuoco, mentre sull’albero si levava una nube odorosa. Nello stesso tempo, la donna vede un soldato incontrare un serpente mostruoso proprio vicino a quella stessa quercia.

Il serpente seminava terrore tra la popolazione, ma la Madonna, dopo essere stata invocata dalla donna in preda al panico, uccide il rettile scacciando il pericolo. Affrontata questa seconda visione, la donna prende il coraggio a due mani e racconta tutto alla popolazione. Spiega tutto l’accaduto agli abitanti della zona, convincendoli in questo modo a scavare sotto la quercia.

L’unica cosa che trovano, però, sono purtroppo i resti di un’antica cisterna. La popolazione ne resta molto delusa, e cominciarono a prendersi gioco della veggente, in particolare attraverso vari epiteti. Tra questi, utilizzato in modo dispregiativo, Caramarì, che stava per “cara a Maria”.

La Madonna appare di nuovo

Passano alcuni anni, e la donna vede nuovamente la Vergine durante un’apparizione. La Madonna le ordina di continuare a invitare gli abitanti della zona a scavare sotto la cisterna. Come prova dell’apparizione, Maria lascia una pietra preziosa staccata direttamente dal suo anello. Alla fine della visione, però, la donna diventa cieca.

Alla vista di tale situazione, i compaesani della contadina hanno compassione, e ricominciano a scavare. Trovano dapprima la pietra preziosa, e in seguito un’antica icona bizantina in cui Maria è raffigurata col Bambino. Dopo questo evento, la contadina, ormai nota a tutti come “Caramari”, recupera miracolosamente la vista.

L’icona, che verrà stabilito essere datata tra il quarto e il sesto secolo, viene posizionata in una cappella costruita in maniera apposita, in seguito consacrata da Papa Niccolò II nel 1061. All’icona venne dato il titolo di Mater Domini, Madre del Signore, e la devozione nei confronti della sacra immagine aumentò in maniera costante.

In particolare grazie ai numerosi miracoli che si verificarono, tra cui guarigioni di ciechi, ossessi, paralitici, persino la risurrezione di morti.

Preghiera alla Mater Domini di Nocera Superiore

Mater Domini, Madre di Dio, aiutaci Tu, suggerendoci i passi giusti, ad uscire da questo tempo confuso, incerto, pieno di paure. Donaci uno sguardo limpido, occhi attenti e cuori sereni per continuare il pellegrinaggio della nostra vita. Ripetici che ancora dobbiamo imparare la tua preghiera. Tu che hai sperimentato tante difficoltà e sei rimasta ferma nella fede, aiutaci ad abitare questo tempo rivestiti di serenità, semplicità e gioia.

Aiutaci, Mater Domini, Madre del Signore, a riprendere in mano la nostra vita; a leggere con attenzione i segni dei tempi; ad uscire dal buio e a camminare spediti verso la luce, come hai fatto Tu.

Fa’ che la strada per noi sia leggera e la preghiera con Te, e rivolta a Te, sia il ritmo nuovo del nostro cammino, eco del Tuo verso la casa di Elisabetta, sulle note del Magnificat. Con Te, e accompagnati da Te, sarà più facile camminare, pregare e servire; e tutto sarà più leggero mentre  – camminando, lavorando ed amando – ripeteremo ancora: Santa Maria, Mater Domini, prega per noi adesso e nell’ora della nostra morte.

Amen.

Ave Maria…

Elisa Pallotta

Scritto da
Elisa Pallotta

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