Un miracoloso affresco compare sulle mura di un’antica chiesetta: da lì nasce una particolare devozione che coinvolge in particolare soprattutto le mamme che allattano, e da cui deriverà il nome di un grande quartiere della città.
Nel ripulire i muri, infatti, si scoprì un affresco che rappresentava la Madonna nell’atto di allattare il Bambino.
Un affresco spunta dai resti di quella che probabilmente era la chiesetta campestre più antica di Sassari, nel 1177, o almeno quella di cui si hanno più antiche notizie. In quell’anno, lì venne fondato un ospedale per la cura della lebbra, dotato di terreni e di molti altri beni. In quegli anni venne costruita la piccola chiesa, intitolata in origine a San Leonardo. Solo in seguito arrivò la dedica di Madonna del Latte Dolce.
Agli inizi dell’Ottocento, infatti, quando l’ospedale non era più in funzione e l’edificio sacro praticamente andato in rovina, iniziò a frequentarlo un uomo intenzionato all’eremitaggio. Nel ripulire i muri, l’uomo scoprì un affresco che rappresentava la Madonna, in atto di allattare il Bambino.
Subito la popolazione interpretò quel segno come un miracolo. A quel punto l’edificio fu ripristinato. Così Maria cominciò ad essere invocata e venerata in questo luogo con il nome di Madonna del Latte Dolce. Da quel momento, da ogni parte della Sardegna cominciarono ad arrivare uomini e donne in pellegrinaggio, percorrendo un sentiero di campagna.
I ricordi della chiesetta immersa nella campagna, accessibile soltanto attraverso un viottolo, della Madonna del Latte Dolce diventarono così sempre più distanti. Numerosi pellegrinaggi cominciarono a svolgersi lungo tutto il percorso, assumendo quasi la forma di atti di mortificazione. Ad esempio, nel mese di ottobre molti fedeli partivano all’alba per giungere alla chiesetta campestre in tempo per la prima Messa, in modo che si riuscisse a tornare giusto in tempo per recarsi al lavoro.
I pellegrinaggi venivano frequentati in special modo dalle madri che avevano partorito da poco. In particolare, da quelle che avevano qualche difficoltà per l’allattamento. Queste donne infatti si rivolgevano all’effigie della Madonna del Latte Dolce, intenta ad allattare Gesù. Dando vita un’immagine molto singolare, una delle più note e amate di tutta la Sardegna.
Oggi a Sassari, con il termine Latte Dolce si è passati nel tempo ad indicare, da una chiesa di campagna, uno dei quartieri più grandi della città, in corrispondenza della località che si chiamava di Bosove.
La chiesetta costruita intorno all’immagine miracolosa oggi si trova così immersa in uno dei più popolari e trafficati quartieri cittadini. Mantenendo tuttavia la sua spiritualità, che accoglie i fedeli ogni volta che si recano in questo luogo per invocare la protezione della Madonna del Latte Dolce.
Veglia, o Regina d’amore e di dolore,
Veglia sulle madri addolorate.
Benedici le loro gioie e i loro dolori.
Fortificale nella loro insostituibile missione.
Santificale donando loro il Frutto del tuo seno.
Ti preghiamo, o Signore:
Per tutte le mamme che consumano la loro vita,
giorno dopo giorno, a servizio dei figli,
e serenamente affrontano il “terribile quotidiano”,
Ti preghiamo, o Signore.
Per tutte le mamme che piangono
gli errori e le cadute dei figli,
e soffrono di sentirli lontani,
perchè nella fede riscoprano il motivo vero
della loro dedizione completa,
anche nell’ora dell’abbandono,
Ti preghiamo, o Signore.
Per tutti i genitori che,
distratti da molteplici impegni,
rischiano di dimenticare
Ti preghiamo, o Signore.
Amen
Ave Maria…
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