Studi recenti dicono che pregare per gli altri rafforzi

Studi recenti dicono che pregare per gli altri rafforzi
Studi scientifici

Studi recenti dicono che pregare per gli altri rafforza le relazione amorose o amicali.
Ma non solo, pregare per chiunque -pare- rallenti e allenti lo stress psico-fisico, perché, probabilmente, non si rimane concentrati su se stessi, sui propri desideri o problemi, ma si pensa a qualcun altro, per cui, tra l’altro, si prova un certo sentimento.

In questo modo, si spiega, su base scientifica, il Comandamento cardine del cristiano: “Amerai il prossimo tuo, come te stesso”.
Gli studi, ora, vorrebbero dimostrare, con dati alla mano, che la preghiera sia davvero effetto di maggior “affetto” tra le persone, ma, noi cristiani, lo sappiamo già da secoli.

Del reso, esiste anche una “Prayer therapy”, che garantisce guarigioni psico-fisiche; speriamo solo che si avvalga di preghiere cristiane!
L’efficacia di una terapia del genere è ribadita dal professor Herbert Benson, fondatore del Benson-Henry Institute for Mind Body Medicine al Massachusetts General Hospital di Boston, che, da ben 40 anni, si occupa di studiare i benefici effetti della preghiera ripetuta (come il Santo Rosario, ad esempio), sulla salute delle persone.

Pare che la preghiera assidua riesca, addirittura, a modificare il profilo genico dei soggetti e a depotenziare le “sequenze cellulari pericolose per la salute”.
Sulla rivista scientifica Plos One (Public Library of Science), che pubblica gli studi più originali, effettuati nel campo della scienza, qualche tempo fa, si commentarono i risultati di questa ricerca particolarissima del professor Herbert Benson.
Si spiegò che la ricerca aveva “analizzato i profili genetici di 26 volontari, nessuno dei quali aveva mai pregato”.

Questi soggetti furono sottoposti ad un “ciclo” regolare di preghiere e “dopo otto settimane, i ricercatori hanno analizzato nuovamente il profilo genico dei volontari. Ebbene, dai risultati è emerso che sequenze di geni importanti per la salute sono diventate più attive e, analogamente, sequenze di geni potenzialmente nocivi sono diventate meno pericolose”.
Dunque, preghiamo ogni giorno!

Antonella Sanicanti

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