
Studi recenti dicono che pregare per gli altri rafforza le relazione amorose o amicali.
Ma non solo, pregare per chiunque -pare- rallenti e allenti lo stress psico-fisico, perché, probabilmente, non si rimane concentrati su se stessi, sui propri desideri o problemi, ma si pensa a qualcun altro, per cui, tra l’altro, si prova un certo sentimento.
In questo modo, si spiega, su base scientifica, il Comandamento cardine del cristiano: “Amerai il prossimo tuo, come te stesso”.
Gli studi, ora, vorrebbero dimostrare, con dati alla mano, che la preghiera sia davvero effetto di maggior “affetto” tra le persone, ma, noi cristiani, lo sappiamo già da secoli.
Del reso, esiste anche una “Prayer therapy”, che garantisce guarigioni psico-fisiche; speriamo solo che si avvalga di preghiere cristiane!
Pare che la preghiera assidua riesca, addirittura, a modificare il profilo genico dei soggetti e a depotenziare le “sequenze cellulari pericolose per la salute”.
Questi soggetti furono sottoposti ad un “ciclo” regolare di preghiere e “dopo otto settimane, i ricercatori hanno analizzato nuovamente il profilo genico dei volontari. Ebbene, dai risultati è emerso che sequenze di geni importanti per la salute sono diventate più attive e, analogamente, sequenze di geni potenzialmente nocivi sono diventate meno pericolose”.
Dunque, preghiamo ogni giorno!
Antonella Sanicanti