Prediletto da Benedetto XVI: teologo più importante e influente, amava la Madonna

Un libro fa luce sul grande teologo del Novecento, Hans Urs von Balthasar, molto amato da papa Benedetto XVI e grandemente devoto alla Madonna. 

“Mistica e bellezza”, l’ultimo libro uscito per la collana UomoVivo di Berica Editrice, vuol essere una piccola summa del pensiero del teologo svizzero Hans Urs von Balthasar (1905-1988).

Intervista sul teologo più amato da papa Benedetto XVI
Hans Urs von Balthasar era amatissimo da Benedetto XVI ((photo web source) – lalucedimaria.it

Per dirne l’importanza basterebbe solo menzionare il pensiero che gli ha dedicato uno che di teologia ne masticava qualcosa: papa Benedetto XVI. È noto come papa Ratzinger considerasse von Balthasar il teologo più importante e influente per lui (insieme a un altro gigante come de Lubac). Al punto di dire di non aver «mai più incontrato uomini con una formazione teologica e culturale tanto ampia come Balthasar e de Lubac».

Di fronte abbiamo insomma uno dei giganti indiscussi della teologia del Novecento (e non solo). Ne abbiamo parlato con l’autore del libro, don Daniele De Rosa, sacerdote vicentino (di Arzignano per la precisione) e autore di diversi altri volumi che ha accettato di rilasciarci questa intervista.

Quell’amicizia spirituale con una grande mistica all’origine di una teologia della bellezza

Il libro si chiama “Mistica e bellezza”, ed è significativo che inizi con una breve biografia di von Balthasar in cui emerge una figura decisiva: la mistica Adrienne von Speyr. Che cosa ci puoi dire di lei e del suo ruolo nella vita del teologo?

Adrienne von Speyr è stata una figura centrale nella vita e nell’opera teologica di Hans Urs von Balthasar, è ciò che rende decisamente originale questo grande teologo del XX secolo. È forse l’unico teologo del secolo scorso che ha unito la teologia scientifica con la spiritualità e la mistica. Adrienne von Speyr è stata un medico svizzero, moglie prima del professore universitario Emil Durr, rimasta vedova sposa in seconde nozze l’accademico Werner Kaegi; dall’intelligenza vivace, è stata la prima donna svizzera a diventare medico.

Amicizia spirituale Balthasar Speyr
Von Balthasar in compagina di Adrienne von Speyr (Foto: Der Sonntag) – lalucedimaria.it

Adrienne nasce nel 1902 a La Chaux-de-Fonds, da una famiglia calvinista. Già da bambina ha una propensione sia per la religiosità e la spiritualità, non trovando però soddisfazione nel calvinismo; manifesta anche una passione per la medicina e l’assistenza dei più fragili.

Tra problemi di salute e tensioni con la madre, a causa della sua simpatia per il cattolicesimo, riesce a diventare medico nel 1928, che eserciterà a Basilea. A causa della morte del primo marito, Emil Durr, Adrienne non comprende più la volontà di Dio su di lei e non riesce a pregare il Padre nostro. Sentendo la fama del giovane gesuita Hans Urs von Balthasar, assistente degli universitari, chiede di incontrarlo.

I frutti di un formidabile sodalizio tra due anime

Cosa succede dopo questo incontro tra i due?

Nel loro incontro nasce immediatamente una sintonia spirituale, e, attraverso la sua guida, Adrienne von Speyr entra nella Chiesa Cattolica. Da questo momento in poi, Adrienne inizia a vivere una serie di esperienze mistiche, incentrate sulla vita di preghiera dei santi, di Maria, ma, soprattutto, nel rivivere, durante ogni Settimana Santa, le sofferenze esteriori e interiori di Cristo durante la Passione e la Croce, con una sottolineatura della discesa agli inferi e il silenzio del Sabato Santo.

Missione in comune di Von Balthasar e Speyr
A sinistra Don Daniele De Rosa, l’autore del libro su Hans Urs von Balthasar – lalucedimaria.it

Hans Urs von Balthasar e Adrienne von Speyr scoprono di avere una missione in comune per la Chiesa del loro tempo (siamo nella metà del secolo scorso), che si concretizzerà nella fondazione della Comunità San Giovanni, un istituto secolare, dove laiche e laici, consacrati a Dio ma rimendo nella società attraverso la loro professione lavorativa, cercano di portare l’amore di Dio, come lievito nella pasta, all’interno della vita quotidiana del mondo.

Un teologo che amava Maria

Von Balthasar era un teologo che aveva un grande amore per la Madonna. Nel tuo libro le dedichi infatti una parte importante, definendola «modello di contemplazione». In che modo Maria ci aiuta a contemplare?

Von Balthasar nasce in una famiglia svizzera già naturalmente cattolica e dalla madre riceve già da bambino un amore alla Madre Dio. Questo amore a Maria viene approfondito nell’incontro con Adrienne von Speyr, la cui spiritualità è profondamente mariana.

Devozione mariana di Hans Urs Von Balthasar
Il teologo svizzero amavamo molto Maria (photo web source) – lalucedimaria.it

Von Balthasar ha contribuito a togliere Maria da quel piedistallo in cui una certa pietà popolare l’aveva collocata, quasi una sorta di dea madre in competizione con l’unica mediazione di Cristo. Maria, sottolinea, il nostro teologo, ha il suo valore solo in riferimento alla centralità della missione di salvezza di Cristo.

Legandosi alle intuizioni teologiche dei Padri della Chiesa, von Balthasar sottolinea che Maria è il modello della Chiesa. Nell’Eccomi di Maria troviamo già compiuto tutto ciò che deve essere la Chiesa nella sua pienezza: pura disponibilità alla salvezza portata dal suo Figlio Gesù. Maria è la Chiesa e la Chiesa vede la sua realizzazione piena nella persona di Maria.

Von Balthasar, la Madonna e il Concilio

E nella Chiesa questa centralità di Maria affermata dal teologo svizzero come è stata recepita?

Questa visione teologica di von Balthasar verrà fatta propria dal Concilio Vaticano II, che non stende un documento a sé sulla figura di Maria, ma la inserisce nella Costituzione Dogmatica sulla Chiesa, Lumen gentium, proprio come realizzazione di ciò che deve essere la Chiesa.

Recezione di von Balthasar nella Chiesa
Insieme a Giovanni Paolo II (Foto balthasarspeyr.org) – lalucedimaria.it

Proprio perché Maria è il modello della Chiesa, la Madre di Dio è il modello di come ogni persona deve essere discepolo e discepola del suo Figlio Gesù, sia nella vita di ogni giorno che nelle varie situazioni di vita: la donna coraggiosa, che, insieme a Giuseppe, fugge in Egitto; la donna impegnata nelle mansioni quotidiane; la donna attenta alle necessità dei poveri (alle nozze di Cana: “Non hanno più vino”); la donna che soffre ai piedi della Croce. Naturalmente, anche la donna che contempla la Parola di Dio. Che è la caratteristica della contemplazione mariana, e che deve diventare anche la contemplazione della Chiesa.

Maria, o del cristianesimo incarnato nella vita quotidiana

Pare di capire che quella di Maria è una contemplazione “incarnata”, se così si può dire, per nulla sorda alla praticità dei bisogni quotidiani dell’uomo.

Questa contemplazione è intimamente connessa con il mistero dell’Incarnazione, in cui Maria è pienamente coinvolta. Maria contempla il mistero di Dio nel Figlio di Dio fatto uomo, che per lei è il suo bambino, il frutto del suo grembo. Questa contemplazione mariana è quindi intrecciata con la concretezza della vita quotidiana.

Libro di don Daniele De Rosa su Von Balthasar
Il libro di don Daniele De Rosa, ordinabile su https://bericaeditrice.it/prodotto/mistica-e-bellezza-di-daniele-de-rosa – lalucedimaria.it

Su questo modello di Maria, anche la Chiesa, cioè ogni cristiano (laici, religiosi e preti), è invitata a contemplare e a trovare Dio in tutte le cose: nella quotidianità, a volte così arida!, nella creazione, che è già una rivelazione naturale dell’amore di Dio; nelle azioni e relazioni delle persone, nei crocifissi di ogni tempo, come Gesù stesso ci ha già insegnato: “Ogni volta che avete un gesto d’amore ad uno di questi piccoli, l’avete fatto a me”.

Von Balthasar, insieme ad Adrienne von Speyr, ci insegna che la contemplazione mariana è molto concreta: non si arriva mai alle vette della contemplazione mistica senza staccarsi dalla concretezza della vita umana, della quotidianità, poiché dall’Incarnazione in poi, Dio ha legato la rivelazione di se stesso all’umanità del suo Figlio Gesù!

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