Ogni famiglia nel mondo ha fatto l’esperienza di stare accanto ad un malato. Molti vivono il dramma di curare portatori di handicap o persone anziane, che non riescono più ad essere autosufficienti. Chiunque ha avuto la tragica sorte di assistere inerme alla malattia di un amico che non ce l’ha fatta.
Nel nostro Paese purtroppo sono ancora poche le strutture che riescono ad offrire quei servizi sanitari per l’assistenza ai malati, con la vicinanza dei familiari. Tante volte le situazioni precipitano e la forza animo di contrastare le situazioni avverse, le disgrazie, cede il posto alla disperazione più totale. E’ proprio in quei momenti che noi cristiani possiamo appoggiarci alla preghiera, per aprire nuovamente il cuore alla speranza e rasserenarci, trovando la spinta per andare avanti, nonostante tutto. La preghiera consola, conforta e, a volte, compie anche il miracolo della guarigione, come ci viene confermato in molte testimonianze.
O Signore Gesù,
durante la tua vita sulla nostra terra, hai mostrato il tuo amore, ti sei commosso di fronte alle sofferenze e molte volte hai ridato la salute ai malati, riportando nelle loro famiglie la gioia.
Il nostro caro (nome) è gravemente ammalato, noi gli siamo vicini con tutto ciò che è umanamente possibile.
Però ci sentiamo impotenti: veramente la vita non è nelle nostre mani.
Ti offriamo le nostre e le sue sofferenze e le uniamo a quelle della tua Passione.
Fa’ che questa malattia ci aiuti a comprendere di più il senso della vita e concedi al nostro (nome) il dono della salute, perché possiamo insieme ringraziarti e lodarti per sempre. Amen.
Preghiera di chi si prende cura degli ammalati
O Gesù, buon Samaritano,
che ti sei chinato sulla folla dei sofferenti e che hai guarito ogni sorta di infermità,
fa’ che io abbia la mano dolce, l’anima forte, il cuore compassionevole e l’intenzione soprannaturale.
Dopo aver medicato i corpi, insegnami a tenere nella dovuta stima le anime ed a risvegliare in esse le speranze eterne.
Aiutami a nobilitare la mia (professione/missione) con la freschezza della fede.
Fa’ che nei malati io veda Te e le tue membra doloranti e sempre miri al tuo compiacimento.
Che io alleggerisca il loro peso, come il Cireneo alleggerì il tuo.
Quando giunge il momento supremo, fa’, o Dio Salvatore, che io sia per i moribondi quello che fu la Veronica per Te, lungo la via del calvario; che, compiendo sino all’ultimo il mio dovere, io imiti presso la loro spoglia mortale l’esempio di quelle sante donne che raccolsero il Tuo corpo esanime
e lo composero nel sepolcro.
O Dio di risurrezione e di vita, fammi uno con Te, affinché io sia strumento per ridonare la speranza e la gioia della vera vita. Amen.