Ponte Morandi: saltano 2 commissari ma entro 5 giorni i piani per l’abbattimento

Ponte Morandi salta capo ispettori

Ponte Morandi rimane pericolante e per evitare il crollo di altre parti si provvederà all’abbattimento di tutta la struttura, Giovanni Toti assicura che i piani per l’abbattimento verranno presentati entro 5 giorni.

Sebbene al momento la priorità dal punto di vista umano sia quella di stare vicino alle famiglie delle vittime e alle quasi 700 persone che hanno perso la loro casa e che dovranno ricostruirsi una vita, da quello logistico e della sicurezza l’abbattimento del Ponte Morandi è un emergenza da affrontare il prima possibile. Secondo quanto affermato da Procuratore di Genova Francesco Cozzi, infatti, il lato ovest del ponte presenta evidenti segni di degrado: “È stato accertato uno stato severo di degrado anche del moncone del lato ovest di ponte Morandi”, ha detto infatti Cozzi che poi ha spiegato: “Ed è precedente al crollo del viadotto Morandi”.

Anche la parte est (quella dove si è verificato il tragico crollo) presenta uno stato di degrado evidente che ben si conosceva. Come riportato da alcune testate nei giorni scorsi, infatti, i tiranti della pila 9 (quella crollata) e della pila 10 presentavano un forte stato di degrado con gli stralli utili al bilanciamento della struttura in stato precario, già nel mese di febbraio. Adesso la pila 10 ha raggiunto uno stadio di degrado dei materiali di livello 4 su 5 ed è necessario che venga messa in sicurezza, il tutto però senza che vengano inficiate le prove necessarie a continuare le indagini.

Ponte Morandi, Giovanni Toti: “Entro 5 giorni presenteremo i piani”

Conclusa la riunione con Autostrade per l’Italia, il governatore della Liguria e commissario per l’emergenza Giovanni Toti ha dichiarato che presto verranno presentati i piani per l’abbattimento della struttura: “Nel giro di cinque giorni lavorativi verrà presentato alla struttura commissariale il piano o più piani di Autostrade per demolire il manufatto”. Al momento non è chiaro se si procederà con delle micro esplosioni controllate né quale sarà l’impatto di questo abbattimento sulle abitazioni sottostanti, già opportunamente sfollate: “Anche se si procederà con esplosioni, e non è detto che questo avvenga, al momento non sappiamo quanto questo impatterà sulle abitazioni sottostanti”, ha infatti dichiarato Toti ai media (come riportato su ‘Ansa’).

Ponte Morandi: via i due commissari Brencich e Ferrazza

Come già preannunciato dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli  è stato revocato l’incarico al capo degli ispettori della commissione sul crollo del Ponte Morandi, l’architetto Roberto Ferrazza. In queste ore ha presentato le proprie dimissioni anche un altro membro della commissione, ovvero l’architetto Brencich. Entrambi avevano messo la propria firma sul documento dell’1 febbraio in cui si sottolineavano i cedimenti strutturali del ponte alla pile 9 e 10 e su di loro si allungavano ombre di un conflitto d’interessi per la presenza nella commissione sul crollo del ponte.

Ponte Morandi - salta capo ispettori
Roberto Ferrazza – fonte Youtube

Dopo la divulgazione della notizia i due sono stati intervistati dai media e se Ferrazza si è rifugiato in un “No Comment”, Brencich ha spiegato la sua decisione di dimettersi affermando: “La mia decisione di dimettermi coincide con una ragione di opportunità. Lo volevo fare già quattro giorni fa. Su questa vicenda si è alzata una questione politica, con la quale non ho nulla a che fare. Quindi, per ragioni di serietà, mi sono dimesso”.

Luca Scapatello

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