Pokemon Go è sicuramente l’app del momento. Milioni di utenti l’hanno già scaricata e ci giocano in ogni angolo del globo. Non tutti però sono contenti dell’uso smodato di questo gioco. Antonio Staglianò, vescovo di Noto (Siracusa), infatti, ha paragonato l’applicazione della Nintendo al nazismo. Secondo il prete, Pokemon Go alienerebbe troppi giovani e per questo va combattuta. Staglianò si sarebbe arrabbiato soprattutto dopo aver scoperto che proprio la cattedrale di Noto è uno dei tanti Pokestop disseminati per il mondo. Il vescovo avrebbe attaccato pesantemente l’app durante le sue omelie ritenendola responsabile di una subdola schiavitù da parte dell’uomo della tecnologia.
Antonio Staglianò non è nuovo a prediche particolari. È noto, infatti, all’opinione pubblica per alcuni suoi commenti a canzoni di Mengoni e Noemi durante la messa. Digressioni riprese e diventate virali su Youtube. Qualche mese fa, invece, fu la volta di Amen, portata all’ultimo Sanremo da Gabbani. Il vescovo, infatti, è molto apprezzato dai giovani per questo suo modo innovativo di comunicare.
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