Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Basta un poco di pazienza per disporre ogni cosa in ordine perfetto”.
Caro Papa Giovanni, tu parlavi spesso della bellezza della famiglia raccolta attorno alla mensa, per condividere il pane e la fede: prega per noi, affinché vere famiglie tornino ad abitare nelle nostre case.
Oggi, tra tutti i santi, vi proponiamo un pensiero di San Giovanni XXIII, il Papa buono per l’affetto che sapeva regalare ai fedeli.
“Talvolta si crede di poter risolvere, in vario modo, i problemi e le questioni ordinarie dell’esistenza. Si fa ricorso a complicati e anche difficili mezzi, dimenticando che basta un poco di pazienza per disporre ogni cosa in ordine perfetto e ridonare calma e serenità”.
Papa Giovanni XXIII, al secolo Angelo Giuseppe Roncalli, nacque il 25 novembre 1881 a Sotto il Monte (Bergamo). Venne eletto papa nel 1958, all’età di 77 anni. Proprio a causa della sua età avanzata era considerato da molti un papato di transizione, dopo il lungo pontificato di Pio XII.
Si dimostrò invece un grande innovatore e uomo diplomatico, attento a quel progetto di “aggiornamento” della Chiesa, con l’intenzione di farla tornare al Vangelo. Convocò a pochi mesi dalla sua elezione, un Concilio Ecumenico, passato alla storia come il Concilio Vaticano II, dal quale il volto della chiesa ne uscì profondamente rinnovato.
Con papa Giovanni cambiò il modo di essere pontefice. Fu il primo a varcare i confini del Lazio, (visitando Loreto e Assisi prima del Concilio) e dimostrò affetto verso le persone sofferenti. La sua visita ai bambini dell’ospedale Bambino Gesù di Roma nel giorno di Natale, le dolci carezze con le quali dava loro la benedizione, sono immagini indelebili nella memoria e nel cuore del popolo.
Questo evento va ad aggiungersi ad altri di elevato spessore carismatico, come la visita nel giorno di Santo Stefano alla prigione romana di Regina Coeli, quando disse ai carcerati «Non potete venire da me, vengo io da voi». Questi episodi, che rappresentano il suo modo di essere papa, nonché la sua vicinanza a queste realtà gli valsero l’appellativo di Papa buono, datogli inizialmente dai romani, ma poi riconosciuto in tutto il mondo.
Suor Caterina Capitani delle figlie della Carità di San Vincenzo, nel 1966 era in fin di vita. I medici, che l’avevano operata più volte, disperavano di poterla salvare. La religiosa e le consorelle continuarono a pregare per l’intercessione di papa Giovanni. Il miracolo avvenne il 25 maggio 1966, quando a suor Caterina apparve l’immagine di papa Giovanni che la rassicurava. La suora venne dichiarata guarita, in modo inspiegabile per la scienza. Il luogo in cui avvenne il miracolo è divenuto luogo di preghiera e di devozione.
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