Scopriamo cosa vuole dirci il santo di oggi, attraverso un suo insegnamento sempre attuale e utile per il nostro cammino quotidiano: “Impedisci sempre i cattivi discorsi e le bestemmie ed avvisa gli sboccati”.
Caro Don Bosco, invoca anche per me luce, docilità e forza per seguire la chiamata del Signore, ed essere, con l’aiuto di Maria, tuo entusiasta collaboratore per il bene dei giovani.
Oggi vi proponiamo un pensiero tratta dai tanti scritti di Don Bosco, il santo dei giovani.
“Ricordati di curare sempre il male che vedrai negli altri, osserva che il guasto non corrompa il sano, e cerca col buon esempio e colla parola di salvar anime e in quello stato che il Signore ti destina. Impedisci sempre i cattivi discorsi e le bestemmie ed avvisa gli sboccati, specialmente se vi fossero fanciulli presenti, acciocché non piglino scandalo”.
Giovanni Bosco (1815-1888, Piemonte), da tutti chiamato semplicemente don Bosco, aveva un sogno: dedicarsi ai giovani, specialmente a quelli che vagavano per strada, abbandonati a se stessi, facili prede di delinquenti e di cattive abitudini. Ma il suo progetto non si fermava all’accoglienza: sapeva bene, infatti, che quei giovani, per salvarsi, avevano bisogno di titoli di studio e di un mestiere, per inserirsi nella società.
Il suo progetto lo aveva visto realizzato in alcune visioni e, nel 1860, divenne una realtà, con l’approvazione della Santa Sede. A Santa Maria Ausiliatrice dei cristiani e a San Francesco di Sales (alla cui dottrina si ispirava; da questo il nome di “salesiani” per i seguaci di don Bosco), don Bosco chiese protezione e sostegno.
Col tempo, don Bosco ideò un Sistema Educativo-Preventivo vero e proprio, in cui diceva che “La punizione dovrebbe essere l’ultima scelta”, perché la pazienza deve sostituire le minacce, in nome della comprensione caritatevole delle persone che si hanno davanti, specie se minori. Oggi, l’opera di don Bosco è diffusa in molti Paesi nel mondo
A don Bosco si attribuisce anche una catastrofica visione, riguardante l’Italia e in particolare Roma. Era il 5 Gennaio del 1870, quando si seppe della vicenda. In precedenza, aveva già visto in sogno eventi nefasti che si erano poi avverati, nel resto dell’Europa.
Quella visione catastrofica venne comunicata, poi, anche a Papa Pio IX e dunque se ne ha il testo.
L’ultima parte della profezia parlava proprio dell’Italia e di Roma, usando parole davvero inquietanti, che descrivevano l’ira di Dio per quelli che tradivano la Chiesa, prelati e laici, “ma la gran Regina sarà sempre il tuo aiuto e, come nei tempi passati, così per l’avvenire, sarà sempre magnum estingulare in Ecclesia Praesidium (grande e singolare difesa nella Chiesa)”.
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