Paziente prega rosario durante le tecniche di rilassamento: “Satana mi ha urlato contro”

Paziente prega rosario durante tecniche di rilassamento il demonio inveisce contro di lei

durante una meditazione il demonio mi ha urlato in faccia
Donna posseduta

Alcuni sacerdoti, in particolare gli esorcisti, invitano i fedeli a diffidare dalle pratiche di rilassamento di tipo orientale, quelle pratiche che vengono inserite nel calderone del New Age. Il motivo è semplice, in queste pratiche ci sarebbero richiami a spiriti e demoni. Chiaramente non esistono prove pratiche, concrete, di queste affermazioni, ma esistono delle testimonianze che confermerebbero quanto affermato dai sacerdoti. A questo punto si tratta di una questione di fede, il credere o meno alle testimonianze di cui sopra.

Per fornirvi un esempio e farvi comprendere in che modo le pratiche di rilassamento potrebbero esporvi al rischio di possessione, vi riportiamo la testimonianza di una donna che si trova sul blog di Annalisa Colzi. La donna scrive direttamente alla blogger, conoscendo la sua battaglia contro le pratiche new age e nella prima parte di questa missiva leggiamo: “Cara Annalisa, i miei problemi di salute mi hanno costretta ad un ricovero di sei settimane in un Ospedale del Nord Italia. Finito il ricovero mi sono stati prospettati otto mesi di day hospital. Dal lunedì al venerdì mi sono ritrovata a trascorrere i pomeriggi in Ospedale. Il martedì mi obbligavano a fare un’ora di “rilassamento”. Solo successivamente ho scoperto che si trattava di Training Autogeno mescolato alla Meditazione Trascendentale. A me dava un senso di oppressione fare questi esercizi. Nella stanza buia mentre gli altri respiravano seguendo le indicazioni della “terapista” io, nella mente pregavo il Santo Rosario”.

Da questo inizio capiamo che la donna è già prevenuta e che, magari perché a conoscenza dei moniti dei sacerdoti, invece di fare gli esercizi che le vengono richiesti prega il Rosario. Ma è quello che racconta successivamente che lascia basiti, poiché la donna sembra arbitrariamente attribuire una possessione ad una donna in base ad un comportamento probabilmente dovuto ad una malattia mentale: “Desidero sottolineare che stavo pregando solo mentalmente quando la donna davanti a me ha urlato: ‘Basta, basta, smettila, basta!’. Questa signora era da mesi che faceva il Training Autogeno. La dottoressa, sentendo tali urla, ha acceso la luce e ha chiesto alla paziente cosa fosse successo. Lei, per tutta risposta ha puntato il dito contro di me dicendo: ‘Lei, lei mi disturba, così non ce la faccio, è colpa sua’. Sono rimasta esterrefatta. Naturalmente le altre persone hanno detto che loro non si erano accorte di niente”.

Sapendo che si potrebbe pensare ad una semplice causalità, la donna sottolinea nella lettera che magari l’atteggiamento era dovuto a problemi specifici della paziente, poiché entrambe si trovavano in cura in un reparto per la cura di stati di forte ansia e disturbi alimentari. Insomma entrambe le signore si trovano in terapia. La successiva parte, però, è quella che la signora ritiene come la prova inconfutabile dei suoi sospetti: “Una infermiera portò ad entrambe una bottiglietta d’acqua. Io porto sempre con me dell’acqua santa e visto che lei non riusciva ad aprire la sua bottiglietta mi offrii di farlo io. In entrambe le bottiglie misi una goccia di acqua santa senza, naturalmente, farmi vedere. Dopo aver bevuto, la signora ha avuto una reazione strana, simile a quella che ha avuto mentre recitavo con il pensiero il Rosario contro Satana. Ha, infatti, sputato l’acqua e chiamato l’infermiera dicendo che io le avevo dato dell’acqua amarissima. L’infermiera ha preso un bicchiere di plastica e ci ha versato un goccio d’acqua di quella bottiglia, l’ha bevuta ed era normale”.

Davanti a questo racconto, come detto sopra, sta al soggetto che legge dare l’interpretazione più affine alle proprie credenze. Il racconto in se stesso è impressionante per certi aspetti  non è dei più convincenti, ma non è escluso che la signora possa averci visto giusto.                                                                                                                  Luca Scapatello

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