Le temibili parole di Papa Paolo VI riecheggiano, ancora, tra le mura del Vaticano e nella Chiesa tutta. Avvertivano dell’insinuarsi del male, tra i prelati e tra i fedeli.
“Attraverso qualche fessura, il fumo di satana è entrato nella Chiesa”. Questo disse Papa Paolo VI, nell’omelia del 29 Giugno del 1972. Era il giorno della celebrazione dei Patroni di Roma, i Santi Pietro e Paolo, pilastri indiscussi della nostra fede.
La Chiesa, dunque, si dichiarava in pericolo, per l’incertezza che si propagava dall’essere minata nella sua stessa sostanza e proiettata verso il buio, invasa -com’era e com’è- dall’azione malefica di satana.
Il Papa cominciava, allora, a parlare della efficiente azione di Satana, tra coloro che avrebbero dovuto essere i più assidui difensori della Chiesa e i fatti di cronaca, negli ultimi 40 anni e più, non possono che dargli ragione.
E se volessimo fare dei nomi, per dimostrare che effettivamente il male si è insinuato negli organismi più importanti della Chiesa, potremmo citare l’ex Cardinale newyorchese Theodore McCarrick, ridotto allo stato laicale per abusi sessuali, perpetuati per lungo tempo. A lui fanno eco tanti altri, come il Cardinale australiano George Pell, allontanato per gli stessi motivi. Ed è Donald Wuerl, l’ex Arcivescovo di Washington, successore di Theodore McCarrick, ad essere accusato di “cattiva gestione”.
E come si può dimenticare che il Cardinale Errazuriz, membro autorevole dell’organo deputato alla riforma delle istituzioni ecclesiastiche, che stava stilando la nuova Costituzione Apostolica, si è dimesso da molti suoi incarichi. Il Vescovo argentino Zanchetta, invece, membro dell’ente per l’amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, è indagato per violenze sessuali contro dei seminaristi. Purtroppo, l’elenco degli scandali che hanno investito la Chiesa negli ultimi anni non finisce qui e troppi fatti dimostrano che moltissimi eminenti prelati sono stati corrotti o che la massoneria abbia trovato spazio tra coloro che ascoltiamo sugli altari.
Papa Paolo VI aveva detto che il male è “un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa”, che spunta fuori dalle immagini e dalle descrizioni bibliche -pur negandole e rinnegandole- per farsi presente nel mondo.
La lotta è dura e contrastabile solo attraverso la preghiera e, prima ancora, col mea culpa, nel riconoscere le mancanza, le cattive azioni, anche i reati -purtroppo- delle istituzioni ecclesiali e dei prelati stessi, che dovrebbero essere discendenti di Cristo e sostenitori del suo pensiero.
L’Anticristo combatte la Chiesa e la Chiesa siamo noi. Insieme siamo della membra del Corpo Mistico del Cristo. Satana, dunque, attacca anche ognuno di noi. A noi, non resta che cautelarci, cibandoci dell’Eucarestia, che permette al Cristo di vivere in noi, per riconoscere ed allontanare i numerosi falsi profeti di questa epoca, inquinata e annebbiata dal fumo di satana.
Antonella Sanicanti
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